Abusi…

Abusi…

Di Sergio Ragaini

Molto spesso, anzi quasi sempre, la realtà supera la fantasia, offrendoci un campionario di esperienze e di eventi che non avremmo mai potuto immaginare. Il periodo attuale, che nessuno avrebbe potuto aspettarsi nemmeno in un incubo, sta offrendo un nutrito campionario di questi fatti. Alcuni di questi, però, arrivano a rasentare davvero l’incredibile, e mostrano il livello di repressione e non accettazione del dissenso che si è raggiunto. E potrebbe non essere ancora l’apice di tutto questo. Intanto, a 393 giorni dall’inizio della “situazione epidemica”, non si vede una via d’uscita da questa situazione, che diviene sempre di più la “nuova normalità”.

Spesso la Realtà supera la fantasia. Anzi, quasi sempre. Quando, anni fa, veniva chiesto al Regista Wim Wenders come facesse ad elaborare le trame dei suoi film, il regista aveva risposto che non ne aveva bisogno: bastava guardarsi attorno, e la realtà offriva sempre qualcosa che superava ampiamente la fantasia.

Credo che il periodo attuale offra molte di queste situazioni. Innanzitutto il periodo stesso: credo che se a qualunque persona, due anni fa, avessero chiesto di immaginare una simile situazione, nella quale sarebbe stato problematico tutto, anche quello che appariva scontato, come recarsi nel Comune vicino, avrebbe probabilmente sorriso. Invece è tutto vero, è tutto qui: la situazione attuale sta costituendo qualcosa che è al di là di ogni immaginazione possibile.

Non solo per quello che sta accadendo, per le norme “deliranti” che vengono poste in atto, ma anche, e soprattutto, per il fatto che, nonostante diverse sentenze abbiano chiaramente espresso il proprio dissenso a queste norme, dichiarandole illegittime e impossibili da applicare, queste vengano ancora applicate.

Un esempio è il Coprifuoco: in base all’Articolo 13 della Costituzione, nessun governo può imporre l’obbligo di dimora a un’intera popolazione: questa è un’evidenza, ribadita anche di recente dal Giudice Dario De Luca di Reggio Emilia, il quale ha addirittura annullato una sentenza penale in merito. Ne parlo in questo articolo. Tuttavia, il Coprifuoco continua non solo ad essere applicato, ma se ne vorrebbe addirittura l’anticipo rispetto all’orario attuale delle 22. E, ancora forse più sconvolgente, è il fatto che le Forze dell’Ordine continuino ad elevare sanzioni per qualcosa che è del tutto illegittimo. Questo vuole dire che qualcuno dà loro l’ordine di farlo. Ed è assolutamente impensabile che un Ufficiale delle Forze Dell’Ordine, a conoscenza delle norme costituzionali, possa dare l’ordine di elevare sanzioni per qualcosa di totalmente al di fuori della Costituzione. Eppure anche questo avviene.

Questo periodo, se lo si guarda da fuori, ha offerto, e tutt’ora offre, ormai a 393 giorni dal suo inizio, un campionario di assurdo davvero oltre ogni immaginazione: si verificano, quindi, eventi, in maniera sempre crescente, che non si sarebbero mai potuti supporre come possibili, nemmeno nei sogni più oscuri.

A parte quello che accade sui vari Social, che ha raggiunto i peggiori abusi (ne parlo in questo e in quest’altro articolo), a parte quello che succede nei Gruppi Privati di ogni tipo, dove il dissenso non è consentito in alcun  modo, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che le strutture cosiddette “pubbliche” arrivassero a simili livelli di intolleranza e repressione di ogni forma di dissenso.

Eppure, anche queste cose stanno avvenendo: proprio oggi, quando ormai l’anno è stato “tagliato” da alcuni giorni (il triste “anniversario” del Lockdown è stato l’11 marzo 2021), e dove all’attesa della fine di questa situazione si è sostituita la totale disillusione, e la percezione, sempre maggiore, di qualcosa di completamente senza fine.

Come ben sappiamo, l’Articolo 21 della Costituzione permette la libertà di espressione “con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” , e permette a chiunque di manifestare il proprio pensiero. Così come l’Articolo 17 permette la possibilità di manifestare: in effetti, quello che occorre fare, quando si deve manifestare, non è il richiedere il “permesso” alla Questura, ma solo “darne comunicazione”, come l’articolo stesso recita. La Questura, salvo casi di “comprovati motivi di sicurezza o incolumità pubblica”. Motivi che, però, devono essere tangibili, e non ipotetici (ad esempio, una manifestazione concomitante con l’uscita dallo stadio, o lavori inderogabili in quel luogo). Quando questi non sussistono, la Questura è “obbligata” a concedere lo spazio per manifestare. E questo è il Diritto.

Eppure, oggi, anche manifestare sembra un problema. Soprattutto allorché, a causa di una di queste manifestazioni, si subiscono provvedimenti al di là di ogni immaginazione.

Gli episodi di cui voglio parlare sono relativi proprio alla libertà di espressione e manifestazione da parte delle persone. Libertà che, mai come in questo periodo, sono state cancellate.

Il primo episodio di cui voglio parlare è relativo ad un’insegnante della Basilicata, amica di Facebook: Loredana Leonardi. Questa ha avuto sempre una carriera integerrima, avendo sempre anche riscontrato un grande accoglimento da parte degli studenti.

Non d’accordo con il Sistema attuale, l’insegnante e suo marito avevano postato dei commenti su Facebook, dove esprimevano il loro dissenso, in maniera molto diretta. Esprimendo anche la volontà che, per le persone che stanno portando avanti tutto questo, sarebbe auspicabile una “Nuova Norimberga”.

Da notare che tutto questo non è mai avvenuto a Scuola, bensì sul Social Network Facebook. Un loro ben preciso diritto, garantito, come visto, dall’Articolo 21 della Costituzione, che non contrasta in alcun  modo con l’attività di insegnante.

Eppure, quando si è in un Regime, tutto questo non viene accettato. E così, nonostante quello che è stato da loro fatto sia stato completamente legittimo, a causa di qualche “screenshot” dei post, inviati alle varie autorità, questa persona e suo marito, sono finiti sotto inchiesta, con accuse che erano, in sintesi: “Incitamento alla disobbedienza civile alle norme anticovid, Sovvertimento delle istituzioni, messa in pericolo della salute poubblica”, solo per citare le principali. Le accuse sono quelle di cui l’interessata mi aveva parlato  Il fatto che fosse stata invocata una “nuova Norimberga”, così come il fatto di avere definito Conte “Avvocaticchio di Foggia” sono stati ritenuti “gravissimi”. Insomma: se una persona insegna in una Scuola, non gli è consentito alcun dissenso possibile: deve per forse “osannare” il Regime e accettare di buon grado le sue norme. Almeno così parrebbe.

E così, la professoressa, assieme a suo marito, è stata convocata all’Ufficio Scolastico Regionale. Recentissima la sentenza: sospensione dall’insegnamento per tre mesi, senza stipendio. Il marito è stato invece sospeso “soltanto” per un mese, sempre senza stipendio.

Una cosa davvero gravissima, che crea un precedente assurdo in una Democrazia, dove a chiunque deve essere data la possibilità di esprimersi. Soprattutto quando questo avviene in un ambiente “lontano” dalla Scuola, come un Social Network.

Purtroppo, oggi, non pare essere ammesso alcun dissenso al “Pensiero Unico”. Soprattutto ora, quando ai vari Partiti Politici si è sostituito quello che io chiamo il “Partito Unico del Virus”, che non vede più Governo o opposizione, ma che vede un unico Partito che detta norme a livello dei signorotti manzoniani, con le Forze dell’Ordine sempre più simili ai “Bravi” del passato manzoniano che a Forze dell’Ordine di un Paese Democratico. Di questo già parlavo alcuni mesi fa in questo articolo, mentre della situazione del nuovo Governo parlavo in questo articolo, ovviamente più recente.

L’Avvocato che ha seguito la coppia, l’Avvocato Massafra, ha detto che la donna è stata ancora fortunata: avrebbe potuto essere sospesa in permanenza dall’insegnamento. E questo dice a che punto siamo arrivati.

Tuttavia, come ben sappiamo, non esiste limite al peggio. E il peggio è avvenuto poco tempo fa: siamo nel presente, quindi. E, se questo è il presente, vista la situazione a “spirale discendente”, non oso pensare a cosa potrebbe riservarci il futuro.

Il fatto ha dell’incredibile, anche perché è “in due episodi”, se così si può dire. Entrambi gli “episodi” sono relativi ad amici del movimento spontaneo “Reopen”, un movimento che ha animato diverse manifestazioni popolari, sempre con modi improntati a nonviolenza, rispetto e civiltà.

Era così anche il 20 febbraio 2021, allorché il gruppo aveva organizzato una manifestazione a Milano, in Piazza XXV Aprile. Una manifestazione autorizzata, pacifica, che ha avuto soltanto un momento di tensione quando, all’intimazione di indossare la mascherina, qualcuno ha risposto dando fuoco alla stessa, e inscenando un corteo nel vicino Corso Como.

Ebbene: tre di queste persone si sono viste recapitare, a breve giro di tempo, addirittura una “diffida” dal mettere piede a Milano per un tempo variabile da due a tre anni.

La cosa ha avuto un seguito ancora più incredibile: una di queste persone, proveniente dalla zona di Mantova, aveva organizzato, domenica 14 marzo 2021, una manifestazione proprio a Mantova. Una manifestazione bella e pacifica.

Ebbene: un paio di giorni dopo questa persona ha ricevuto una diffida dal rientrare a Mantova per tre anni, in quanto “individuo pericoloso”. La motivazione era che “incitava a disobbedire alle norme COVID”, e quindi, la sua presenza lì avrebbe potuto costituire un pericolo per la salute e la sicurezza delle persone.

Quanto accaduto mostra chiaramente una cosa: come diceva Diego Fusaro l’emergenza è divenuta la nuova forma di governo. L’avevo detto diverse volte anch’io: il virus esiste, e non c’è dubbio su questo. E, come ricordava lo stesso Fusaro, è meglio non prenderlo, perché non è una bella esperienza: questo anche a detta delle ormai numerose persone che conosco, le quali sono passate attraverso questa “esperienza virale”.

Tuttavia, il fatto che ci sia un virus che può divenire, indubbiamente, pericoloso (e talvolta lo diventa!) non deve essere la scusa per fare accettare alle persone qualsiasi cosa. Non è accettabile che, quando una persona si lamenta, ad esempio, del fatto che sia addirittura proibito spostarsi al di fuori del proprio Comune di residenza, la risposta sia “non pensi ai morti?”.

Sarebbe come dire che, siccome c’è un forte vento fuori, occorra mangiare due piatti di riso in bianco al giorno, e, a chi obietta che il riso non gli piace, venisse risposto: “Ma non pensi al vento che c’è fuori?”.

Il paragone, un po’ “estremo”, regge comunque molto bene: in nome dell’emergenza sanitaria viene giustificato di tutto. Nonostante questo non abbia senso. In nome del garantire una presunta sicurezza sanitaria, si arriva addirittura ad impedire a delle persone, che nulla hanno fatto di male, l’accesso in città, limitando e forse distruggendo la loro vita: infatti per una persona che abita a Lodi o a Como vietare l’accesso ad una città come Milano per un periodo così lungo può essere distruttivo, così come lo può essere, anzi lo è, per una persona che abita vicino a Mantova, vietandogli l’accesso nel suo Capoluogo di Provincia.

La cosa terribile davvero in tutto questo è l’abuso di potere che si legge dietro queste azioni. Infatti, pare proprio che i Questori che hanno emesso questi provvedimenti considerino la città come “una loro proprietà”: mentre questa è di proprietà di tutti. Una diffida si può dare per motivi gravissimi, non di certo per chi manifesta il proprio dissenso.

Tuttavia, pare oggi di trovarsi in una Dittatura Comunista, nella quale chiunque esprima dissenso è considerato un “Nemico del Popolo”. Qui, invece, chiunque dissenta sulle norme liberticide attuali, che più che norme sono emanazioni di onnipotenza di qualcuno, viene etichettato come “nemico della salute pubblica”, e addirittura allontanato non solo da un luogo, ma addirittura da una città.

In questo, quindi, la “salute pubblica” pare avere la stessa funzione del “Popolo” nelle Dittature Comuniste: è un concetto, che non ha nulla a che vedere con il Popolo e le sue esigenze.

Allo stesso modo, questo concetto di “salute pubblica” è solo un pretesto per fare qualunque cosa alle persone, per imporre norme che non hanno nulla a che vedere con il contrasto ad un’epidemia, ma sono, per dirla alla Fusaro, solo modi per “rieducare la popolazione”. Il Coprifuoco ne è un esempio lampante, visto che è una misura bellica, e non sicuramente sanitaria.

Quello che appare davvero incredibile è il fatto che il Popolo accetti tutto questo senza battere ciglio. E, anzi, attaccando coloro che decidono di opporsi a queste assurde norme.

Come diceva Giodano Bruno, “Non è il tiranno che fa gli schiavi, ma sono coloro che credono nella tirannia a mantenere il mondo in stato di schiavitù”. Questa frase dice tutto, e dice anche che sarebbe facilissimo fare cadere questa dittatura anche oggi stesso: basterebbe che il Popolo ignorasse queste norme. Eppure non solo il Popolo le rispetta, ma attacca chi non lo fa, ritenuto responsabile del fatto che queste norme vengano imposte: come sempre, i maggiori garanti delle Dittature sono le persone stesse.

A questo punto non so cos’altro potrebbe accadere: ma non c’è limite al peggio.

E, soprattutto, a 393 giorni dall’inizio di tutto questo, non so se e quando, e soprattutto “come” se ne uscirà. Solo il Tempo potrà dirlo. E troppo tempo è già passato: che la fine di questa situazione sia in tempi brevi, e che il sole della libertà e del diritto possa brillare ancora.

Riferimenti:

Del caso della professoressa citata parlano alcuni articoli. Ad esempio:
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/potenza/1260593/melfi-parla-il-prof-negazionista-pandemia-gonfiata-per-motivi-politici.html

Del fatto delle “diffide” a membri di “Reopen” parla il giornale “Imola Oggi” all’indirizzo:

Ancora, “Imola Oggi” parla di Reopen all’indirizzo:
https://www.imolaoggi.it/2021/02/25/reopen-italia-28-febbraio-manifestazione-a-milano/

Una parte della manifestazione di Mantova del 14 marzo 2021 si trova all’indirizzo:

https://www.facebook.com/watch/live/?v=4104574926221968&ref=watch_permalink

Come si può vedere, la manifestazione era del tutto pacifica. Il che dimostra che l’azione di “diffida” è degna di un Regime Dittatoriale.

Diego Fusaro parla spesso dell’emergenza come nuova forma di Governo. Ad esempio lo fa in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=BsqWE8xIqkg

oppure all’indirizzo:

Nel secondo video si parla anche del “servilismo” del Popolo Italiano

Nel video all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=lh4ksGKcXtM , del 17 marzo 2020, si vede quanto Fusaro fosse stato “profetico”. Qui interviene anche il Virologo Giulio Tarro

Interessante anche il video di Enzo Pennetta all’indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=DRQmZ5YR_-w , dove si parla di guerra e uso della paura

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