Dominare la propria emotività: si può imparare a non essere preda delle nostre emozioni

Dominare la propria emotività: si può imparare a non essere preda delle nostre emozioni

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

Molte delle persone che hanno varcato la soglia dei miei studi professionali mi hanno fatto parte della loro difficoltà a dominare emozioni forti. Emozioni che rischiano di prendere il sopravvento nella propria vita e nelle proprie relazioni.

«L’emotività è normale se la suscettibilità origina un comportamento idoneo alla situazione, altrimenti l’impressionabilità può esporre il soggetto a disagi psico-affettivi e alterazioni delle funzioni organiche con fenomeni vegetativi, cardiaci vasomotori e tonico-muscolari. L’eccesso di reazione agli stimoli può denunciare una fragilità psichica dando origine a un determinato conseguente comportamento.¹»

Il tempo e l’esperienza mi hanno suggerito alcuni accorgimenti che si sono rivelati utili a persone di ambo i sessi e di età diverse. Provo a sintetizzarne dieci, da scegliere e combinare a seconda della propria sensibilità, delle proprie eventuali necessità del momento.

  • Il primo passo è imparare ad accettare la propria dimensione emotiva. Questo vi eviterà di essere sorpresi e di sentirvi preda di emozioni improvvise e incontrollate. Premessa sine qua non per dominare meglio i vostri pensieri e i vostri comportamenti.
  • Identificate ciò che ha alterato il vostro equilibrio emotivo, destabilizzandovi. Questo avrà un duplice vantaggio: vi permetterà di capire la tempesta emozionale che state attraversando e di dominare un po’ meglio la situazione che ne deriva. Oppure di evitarla.
  • Isolatevi per qualche minuto in un angolino tranquillo. Ciò vi consentirà di calmarvi o quantomeno arginare la piena emotiva senza l’interferenza di altri stimoli esterni che rischierebbero di aggravarla.
  • Verbalizzate. Esprimete a parole (anche soli, davanti allo specchio) il vissuto che state attraversando, sforzandovi di contenere e razionalizzare le vostre emozioni. È una buona pratica preventiva per evitare che le emozioni si traducano in comportamenti inappropriati.
  • Mettete per iscritto i vostri vissuti. Scrivete su un foglio o sullo smartphone ciò che vi turba. Consegnarlo su carta vi permetterà di liberarvene, di prenderne le distanze. È una tecnica molto utilizzata da noi professionisti anche per analizzare le situazioni che generano emozioni particolarmente sommersive.
  • Praticate esercizi di respirazione addominale. È la sola capace di calmare corpo e mente. Concentrandovi su inspirazione ed espirazione (da effettuare lentamente, assumendo energìa e scaricando tensioni) farete astrazione da tutto il resto. La respirazione addominale ci libera dalle tensioni emotive ed abbassa il ritmo cardiaco.
  • Imponetevi un’attività fisica regolare. Lo sport è la migliore medicina per il corpo e per la mente. Mens sana in corpore sano, dicevano i nostri padri latini. Le endorfine che produrrete ridurranno e placheranno le emozioni negative, vi aiuteranno ad eliminare le tensioni e a ricentrarvi su voi stessi.
  • Concedetevi qualche istante di rilassamento. Massaggi, yoga, meditazione sono ottime pratiche per liberarsi dalle irritazioni fisiche ed emotive, allentare le tensioni muscolari e perfino abbassare la pressione arteriosa.
  • Praticate l’empatia. Provate a mettervi nei panni dell’altra persona – collaboratore o antagonista – che ha suscitato la tempesta emozionale. Cercate d’immaginare cosa può risentire, come può percepire ciò che state vivendo. Non per giustificarlo o colpevolizzarvi, ma per acquisire una visione più ampia della situazione.
  • Sforzatevi di prendere le distanze dalla situazione che state subendo. Per evitare di esserne sommersi o paralizzati, pensate a sensazioni positive, a progetti che avete o dedicatevi ad un’attività rilassante, come il ricamo o il giardinaggio, capace di polarizzare la vostra attenzione e le vostre energie.  

¹ Guido Pesci, Marta Mani, Dizionario di Pedagogia Clinica®, Armando Editore, Roma, 2022, pag.143.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici e non ha mai ricevuto finanziamenti privati fino al Marzo del 2023.

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