Halloween e le paure infantili

Halloween e le paure infantili

Editoriale di Claudio Rao

Il “festival della paura” fa bene ai nostri figli?

Halloween è una festa popolare molto diffusa anche in Italia. Un autentico festival della paura, dedicato ai più giovani. Dai film alle vetrine dei negozi, fino ai ritrovi tra amici e coetanei, tutto sembra ispirato alla morte e alle sue rappresentazioni allo scopo di esorcizzarle.

Se una prima impressione potrebbe essere quella di risparmiare ai giovanissimi questo genere di vissuti, vi sono elementi positivi sui quali riflettere come genitori ed educatori.

Incominciamo con lo sfatare l’idea che la morte sia un tabù da evitare ai nostri figli. A pensarci bene, il contrario di morte è nascita (e non vita, come spontaneamente ci verrebbe da dire). La vita, infatti, è comprensiva sia della nascita che della morte, come giustamente ci insegna la saggezza orientale. Stando agli esperti, il bambino sperimenterebbe le prime angosce relative alla morte già intorno ai tre anni. Per questo è importante accompagnarlo nell’elaborazione del lutto evitandogli confusioni e fraintendimenti.

Al di là della morte, i bambini si trovano sovente a subire vissuti di paura che non dominano. Pensiamo alla paura del buio, del temporale, del lupo o al timore dell’abbandono, della punizione e del ridicolo che non di rado inceppano perfino il processo di autostima.

In Pedagogia Clinica® per paura s’intende la « Rappresentazione dell’inadeguatezza dell’essere umano di fronte a se stesso, agli altri, agli elementi naturali, all’irrazionale, allo sconosciuto, all’inspiegabile archetipico   […] E’ un argomento complesso, che quasi sempre affonda le radici nella dimensione e nell’esperienza personale e sociale dell’individuo, ma che può trovare anche nella realtà interna, nel mondo dei sogni, negli spiriti dei morti, nei dèmoni, nelle streghe, importanti effetti di turbativa ».¹

La festa di Halloween si pone come un’opportunità per i nostri ragazzi di esorcizzare le proprie paure, di avvicinarle, di dominarle. Un meccanismo simile a quello che sottende al racconto di una fiaba o alla visione di un cartone animato dove tutti sanno perfettamente che si tratta di pura finzione.

L’efficacia è soprattutto dovuta al fatto di mascherarsi. Questo consente loro di percepirlo come un momento ludico, da condividere in famiglia e con gli amici.

¹ G. Pesci, M. Mani, Dizionario di Pedagogia Clinica, Armando editore, Roma, 2022, p. 237

Proprio grazie al travestimento, i più piccoli possono vivere una sorta d’inversione di ruoli: ora sono loro a fare paura agli altri! Rassicurante e valorizzante per le giovani personalità in fieri. Il fatto di prendere l’iniziativa di suonare i campanelli per chiedere dolci e caramelle, poi, promuove l’autostima e sprona i più timidi tra loro.

La considerazione di questa festa come esclusivamente commerciale ed importata dagli Stati Uniti, tende a sminuirla (soprattutto da parte di coloro che sono cresciuti senza) facendo dimenticare le sue origini celtiche, vecchie di tremila anni.

E se la paura fosse anche un fattore positivo? Un thriller o un film dell’orrore ci aiutano a… bruciare calorie! Pochi sanno che dei ricercatori britannici hanno dimostrato che la visione del film “Shining” ci fa perdere ben 180 calorie, l’equivalente di 40 minuti di marcia! Evidentemente qui non si tratta di proporre simili spettacoli ai nostri giovani, quanto di capire l’utilità della paura.

Se le emozioni hanno la funzione di migliorare le nostre performances, la paura ha lo scopo di proteggerci, preparandoci ad affrontare le difficoltà della vita ed i suoi ostacoli con una certa dose di resilienza². Essa tiene al sicuro i nostri bambini mentre procedono verso la realizzazione di sé e del proprio ruolo nella vita. 

Halloween, ovvero il fascino della paura dunque. Per dirla con le parole della psicologa Sofia Gorgoni « Questo sentimento di paura (gioiosa) diventa un sentimento di paura controllata, che ci consente di avere un ascendente rispetto al sentimento di cui abbiamo paura e che di solito non vogliamo avere. Così la vera paura è annullata e tutta l’energia convertita in gioia e divertimento »³. 

² « Processo dinamico complesso che consiste nella capacità di risollevarsi dagli eventi destabilizzanti e di riorganizzare in modo positivo la propria vita. Si fonda su una molteplicità di qualità alcune delle quali la flessibilità, la padronanza di sé, la perseveranza, l’intenzionalità e la motivazione di sperimentare, il forte senso di autosufficienza, la creatività, l’intraprendenza ossia la capacità di adattarsi e di rispondere in modo flessibile ». (Pesci, Mani, Dizionario di Pedagogia Clinica, Armando editore, Roma, 2022, p. 275).

³ https://prevenzione-salute.it/34702/halloween-mostri-e-streghe-affascinano-i-bambini-lo-psicologo-spiega-perche.html

***Immagine di copertina fornita dall’autore: si tratta di una vecchia cartolina pubblicitaria belga

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