Doparsi l’animo, ovvero: come stimolare il nostro «cervello debole»

Doparsi l’animo, ovvero: come stimolare il nostro «cervello debole»

Rubrica settimanale a cura del dottor Claudio Rao

Gilles Azzopardi è un psicosociologo francese. Giornalista e scrittore, è specializzato in strategie della comunicazione. Le sue opere “Dimmi sempre di sì. Convincere, sedurre, influenzare gli altri e portarli dalla tua parte” o “Superintelligenza. 360 divertenti esercizi per sviluppare le facoltà intellettuali”¹ sono letture istruttive e sempre attuali. Il suo libro “Boostez votre cerveau”, suggeritomi da un collega belga e consultato troppo frettolosamente per il caso in oggetto, propone una serie di interessanti esercizî per conoscere ed allenare la propria materia grigia. Già, perché – sostiene l’autore : « Quando pensiamo o agiamo, seguiamo una “preferenza” cerebrale ed incoraggiamo il “cervello forte” a detrimento del “cervello debole” »; tuttavia – e questa è la buona notizia : « Possiamo imparare a stimolare il nostro “cervello debole”»!

Il giovane Mathias, universitario, accede al nostro studio associato con l’animo turbato da una sorprendente metamorfosi che vuole cercare di capire.

« Come si fa ad approfittare del momento presente, quando le tue giornate sono appassionanti quanto una lezione di chimica? – esordisce. È la mia triste realtà. Mi annoiavo a morte durante le lezioni di chimica. Tre ore interminabili dove trattenevo a stento i miei sbadigli. Io sono una di quelle persone che si attivano solo quando sono motivate. E per essere motivato, devo essere interessato. Ad un certo punto ne ho avuto abbastanza ed ho voluto studiare seriamente questa materia. Tra uno sbadiglio e l’altro, nel collegio universitario sono finalmente riuscito ad “appropriarmi della materia” come dice la prof. E, più metabolizzavo le diverse associazioni di elementi e le reazioni, più mi appassionavo a “leggere il mondo in scala molecolare”! Più capivo le sfumature scientifiche della materia, più mi appassionavo a questa disciplina. È ancora recentissimo, intendiamoci, ma me ne sto proprio appassionando. Riesco a prestare la massima attenzione al corso e non ne perdo più un solo istante! ».

Stimolare la propria curiosità intellettuale rende più frizzante la nostra vita. Ciascuno di noi desidera che il proprio lavoro sia arricchente e appassionante. Preferendo una discussione intrigante e istruttiva ad uno scambio banale fatto di pettegolezzi. La curiosità intellettiva caratterizza da sempre il nostro processo evolutivo e coloro che, come Mathias inizialmente, navigano in un mare di noia, difettano evidentemente di stimolazioni adeguate. È un tema di cui si sono occupate e si occupano le scienze dell’educazione. Ma anche dalla psicologia del lavoro e delle organizzazioni che studia le relazioni tra il benessere, la motivazione del lavoratore e la qualità del lavoro svolto.

Più siamo curiosi e ci mettiamo in gioco, meno la nostra vita è noiosa. Forse perché troviamo sempre qualcosa che ci stupisce, ci intriga, ci incuriosisce. Entrando in una sorta di circolo virtuoso.

Per il nostro benessere e la nostra presenza al momento che stiamo vivendo, risulta dunque fondamentale coltivare la nostra intelligenza emozionale e le relazioni interpersonali.

Secondo la teoria delle intelligenze multiple, esisterebbero ben sette principali forme d’intelligenza: linguistica, spaziale, sociale, musicale, corporeo-cinestetica, introspettiva, logico-matematica. Divertiamoci a scoprire le nostre attitudini e a potenziarle! E magari anche a sollecitare in modo ludico e divertente quelle in cui siamo più goffi.

Stimolare la nostra presenza di spirito ci aiuterà a osservare le cose in modo nuovo, a motivarci. Questo ci richiederà di reagire vivacemente, con più dinamismo, decidendo le cose seduta stante.

Al posto di ascoltare passivamente chi ha risposta a tutto, non è meglio starli a sentire con un minimo di senso critico e magari un pò di humor? Prendere le distanze e concedersi del tempo prima di rispondere è una forma di presenza di spirito. Questa facoltà non si allena con una serie di esercizi da manuale, ma con un coinvolgimento psicologico e… sociale. Infatti il terreno di gioco ideale sono i rapporti umani! 

La presenza di spirito è simile all’intelligenza emozionale e ci consente di d’interagire con tatto e delicatezza in moltissime situazioni quotidiane. I più dotati in questo tipo d’intelligenza riescono a concentrare la propria attenzione sia sull’espressione verbale che sul linguaggio non verbale dei proprî interlocutori. In una conversazione brillante, insomma, sono importanti tanto il QI (quoziente intellettivo) che il QE (quoziente emotivo).

Uno spirito vivace, curioso, presente a se stesso difficilmente si annoia. Tutto è occasione di scoperta, di apprendimento. Ai più attenti e tecnologici tra noi non sarà sfuggito che esistono infinite attività, moltissimi giochi per stimolarci a livello intellettivo. Per ampliare le nostre potenzialità, tuttavia, è preferibile stimolare entrambi gli emisferi cerebrali.

Sforzatevi sempre di approfondire le vostre conoscenze. Interrogatevi sulle nuove scoperte. Confrontatevi e dibattete con le persone che hanno la vostra stessa curiosità anche se i loro interessi sono divergenti.

Documentatevi da diverse fonti informative. Ascoltate opinioni diverse ed analizzate le differenze e le analogìe con la vostra opinione.

Risolvete problemi logici. Partecipate come uditori a conferenze o a lezioni universitarie. Iscrivetevi a dei gruppi di lettura o a dei club per giocatori di scacchi (anche principianti).

Leggete di tutto e non rincorrete soltanto le solite tematiche. Ascoltate documentarî e reportages. Esaminate le problematiche sotto diversi punti di vista ed angolazioni, non esitando a mettervi nei panni dei vostri antagonisti, in una sorta di “jeu de rôles”.   

Interessatevi alle passioni dei vostri amici. (Ri)scoprite il piacere di giocare con le parole attraverso attività come cruciverba, rebus e simili o con la logica dei numeri con sodoku, quiz matematici, enigmi e cifre mancanti ma anche con giochi di startegia come carte, poker, scacchi.

Insomma, stimoliamo i nostri neuroni a 360° in tutti i modi possibili e non mancheremo di gustare la vita e di divertirci.

¹ Gilles Azzopardi,  Dimmi sempre di sì. Convincere, sedurre, influenzare gli altri e portarli dalla tua parte, Collana I Grilli, Sperling & Kupfer edizioni, 2016. G. Azzopardi, “Superintelligenza. 360 divertenti esercizi per sviluppare le facoltà intellettuali”, edizioni Eco, Milano, 1996.

² Gilles Azzopardi, “Boostez votre cerveau”, Marabout, 2005

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