Incompatibilità tra Spiritualità e Denaro

Incompatibilità tra Spiritualità e Denaro

Di Sergio Ragaini per la rubrica Libero Pensiero

Spiritualità e denaro…incompatibili… a meno di non “ribaltare” la questione, scambiando l’acquirente con il venditore.  In questo caso, si crea qualcosa di sicuramente nuovo.

La Spiritualità dovrebbe, almeno sulla carta, essere qualcosa di completamente b”avulso” dal denaro. Così come dovrebbero esserlo tutti quei trattamenti che riguardano il Benessere, che dovrebbe essere un diritto inalienabile della persona.

Tuttavia, soprattutto a causa dell’entrata di questo Mondo Spirituale nel Mondo Tangibile, compreso quello del Profitto e del Business, oggi molti trattamenti e Corsi di questo tipo sono venduti a prezzi altissimi, proibitivi per i più.

Una soluzione a tutto questo, che riporta la Spiritualità e il Benessere ai parametri che dovrebbero avere, comunque esiste: e si ottiene “ribaltando” il ruolo dell’acquirente e di colui che fornisce un servizio. Così facendo, si cancella il Mercato, e si crea qualcosa di completamente nuovo. Permettendo comunque un guadagno, e rendendo la conoscenza accessibile a tutti.

Il Mondo dello Spirito e il Mondo della Materia. Paiono mondi antitetici. E forse lo sono davvero. In fondo, la conoscenza, in particolare quella Spirituale, dovrebbe davvero essere un elemento per tutti. Conoscere è, come alcuni forse sanno, di fatto una riscoperta di qualcosa che già abbiamo dentro di noi: non a caso il maestro Zen Vietnamita Thich Nhat Hanh utilizzava, come opposto della parola “Consapevolezza” (“Awareness” in Inglese) la parola “Forgetfulness”, che contiene la parola “forget”, dimenticare. Di conseguenza, essendo la conoscenza e la consapevolezza davvero molto vicine, possiamo dedurre che conoscere è un cammino di riscoperta di qualcosa che già abbiamo dentro di noi. Di conseguenza, dovrebbe essere alla portata di tutti, e a tutti accessibile.

Purtroppo, questo non sempre accade: mai come oggi quello della Spiritualità è diventato un vero e proprio “Business”, dove la cosiddetta “Conoscenza Spirituale” è venduta a caro prezzo. Un prezzo che, sicuramente, non la rende accessibile a tutti, se non a prezzo di grandi sacrifici.

Ricordo anni fa quando sono stato ad un Seminario in Umbria, al quale ero stato invitato, organizzato da un certo Dan Bogiatto. In queste giornate venivano proposti dei “percorsi”, che altro non erano che “pacchetti” di incontri e seminari. Non discuto l’interesse di questi momenti, e la voglia di organizzarli al meglio: tuttavia, il prezzo richiesto andava dagli 8000 ai 20.000 euro. Tra l’altro, in quell’occasione era stato mostrato ben poco “rispetto” per coloro i quali avevano deciso di non iscriversi a questi corsi, impedendo persino loro l’accesso alla festa finale.

In un altro caso, durante una serata dedicata al Pranic Healing, tecnica di “pulizia energetica”, qualcuno aveva addirittura detto che chi propone questi trattamenti ad un prezzo troppo basso “rovina il Mercato”. Questo parlare di “Mercato” in un settore di questo tipo mi fa addirittura venire i brividi!

D’accordo, qualcuno, parlando di questa questione, utilizza l’argomentazione: “Costa tanto perché dà tanto”. Tuttavia, è applicabile questo concetto del “do ut des” in qualcosa che, di fatto, dovrebbe essere del tutto “avulso” da ciò?

Credo che il discorso dell’eventuale legame tra Spiritualità e Denaro richieda un certo approfondimento. Infatti, seppur è del tutto vero il fatto di essere in una Società dove il denaro riveste una certa importanza, credo sia impossibile poter pensare di fare rientrare un qualcosa che dovrebbe essere un ben preciso diritto di tutti in un ambito di business, proponendo trattamenti e corsi a costi del tutto inaccettabili.

Per iniziare a parlare di questo argomento, credo sia importante citare una frase di Gesù Cristo: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Matteo, 10, 8). Sicuramente, quello che per alcuni è stato il più grande Maestro Spirituale di tutti i tempi (e sicuramente, credo per tutti, un grandissimo maestro Spirituale) voleva esprimere che la Conoscenza Spirituale è un diritto di tutti, in quanto altro non è che una ricerca interiore di potenzialità che, in buona parte, abbiamo dimenticato.

Tuttavia, come dicevo prima, è anche vero che siamo in un Mondo dove il denaro è necessario per la vita stessa. Nei miei romanzi “Viaggio nell’Infinito” e “Messaggi dal Futuro”, dove vi sono “proiezioni futuribili”, un punto importante dell’evoluzione era stato l’abolizione del Denaro. Infatti, questo è stato un elemento di conflitti oltre ogni immaginazione, ed è tutt’oggi la causa del “blocco” di molti sviluppi, tra cui spicca quello energetico, per poter conservare gli interessi economici di potentati, che vedono, ad esempio, negli idrocarburi una grande fonte di guadagno, così come la vedono nel business farmaceutico: quest’ultima è forse una delle principali cause per cui malattie cosiddette “croniche” non vengono mai guarite definitivamente: immaginiamoci, ad esempio, se di colpo tutti i diabetici di Tipo 2 guarissero: la perdita per chi produce farmaci per tenere il Diabete sotto controllo sarebbe ingente! Allo stesso modo di potrebbe discutere di altre malattie: tuttavia, non è questo lo spazio per farlo. Mi riservo, in futuro, di parlare dell’argomento, in maniera più approfondita, in un altro articolo.

Forse, davvero, una società senza denaro, basata su altri valori, come quello sulla persona, sarebbe davvero auspicabile. Di questo parlava il Notaio Alessandro Matteucci, Notaio dotato di un grande impulso artistico, durante una delle prime “Cene del Risveglio” a cui avevo partecipato a Milano.

Personalmente, sono convinto che modelli diversi da quello attuale esistano, e siano praticabili. In fondo, il problema è che le persone sono portate a vedere questo Sistema come “l’unico possibile”, mentre di fatto i Sistemi possibili sono infiniti: basta solo costruirli.

Forse, questa novità, questa ricerca del nuovo, dell’andare verso altre soluzioni possibili, potrebbe partire proprio dal Mondo della Spiritualità: quel Mondo dove il nuovo dovrebbe esserne la base in assoluto.

Tuttavia, è anche vera un’altra cosa: seppur la Spiritualità deve essere il propulsore verso un Nuovo Mondo, va anche considerato che chi impartisce insegnamenti o tecniche connesse con la Spiritualità, o comunque più o meno “alternative”, vive in un Mondo dove il denaro è imprescindibile. Di conseguenza, deve comunque fare i conti con qualcosa che gli sarà necessario. E anche questo va considerato.

Credo, quindi, che sia il caso di fare un piccolo passo indietro, cercando di capire se il denaro è comunque “sempre” qualcosa di negativo.

Di per sé, il denaro non è né positivo né negativo: è semplicemente un oggetto di scambio. Non a caso, sulle banconote delle vecchie lire appariva un “pagabile a vista al portatore”. In qualche modo, il denaro è quindi un oggetto per favorire lo scambio.

Questo non ha, però un valore in sé: il suo valore è solo convenzionale. Con questo voglio dire che  si tratta di qualcosa che vale sinché qualcuno dice che ha valore, e serve per scambiarlo con merce o servizi. In fondo, lo scambio non è nulla di illecito: anzi, è la base della vita stessa delle Comunità.

Soltanto, spesso una persona non avrebbe beni da “scambiare”, che possano avere un’utilità per un’altra persona. Ad esempio, se una persona riceve legna da ardere, e ha solo miele per scambiare questa, e davanti a sé ha una persona che non ama il miele, questo scambio non sarà possibile.

Il denaro, in questo senso, è un po’ come un “meta bene”, per parlarne in termini filosofici: quindi, di per sé, non è un bene, ma qualcosa che permette l’acquisto di beni.

La quantità di beni con cui si può scambiare un certo quantitativo di denaro si chiama “Potere d’acquisto”. Questo è variabile, e la cosa dice molto bene che si tratta di una convenzione.

Purtroppo, però, per molti il denaro non è un mezzo, ma il fine assoluto e ultimo di ogni cosa. È un simbolo di Potere, e quindi diviene un qualcosa per cui possederne in quantitativi tali che non sarebbero spendibili in vite e vite: diviene soltanto un simbolo di supremazia.

Tralasciando questo argomento, che ci porterebbe davvero molto lontano (anche qui potrebbe essere interessante tornare sull’argomento in futuro), quatto già detto ci porta a considerare che questo concetto di “denaro = potere” è entrato anche nel Mondo della Spiritualità. Anche con il citato: “Costa tanto perché dà tanto”. Insomma: si cerca di attribuire un valore anche alla conoscenza spirituale, o alla salute psicofisica, e questo indubbiamente porta la persona ad attribuire un valore a quanto viene dato o impartito. E, se la persona stima quanto sta offrendo una cosa di grande valore, di conseguenza attribuirà a questa cosa un prezzo elevato.

Da un punto di vista logico, per alcuni, questo potrebbe essere giustificabile. Non a caso, citando sempre il Pranic Healing, qualcuno aveva detto: “Dovrebbe costare anche di più”.

Tuttavia, credo che in questo caso si sia davanti ad una “distorsione”, che applica categorie inapplicabili al tema spirituale. Un tema che, necessariamente, deve rimanere fuori dal Mondo del Business. E che, cionondimeno, vi è entrato appieno, tanto da fare definire quello spirituale un business che genera fatturati davvero enormi.

Per capire tutto questo, vediamo da dove vengono parecchi di questi “Metodi Innovativi”, siano essi di tipo Spirituale o legati al Benessere. Possiamo subito osservare che la loro provenienza è gli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti, come ben sappiamo, sono una Nazione fondata sul Denaro, dove il valore delle cose è dato quasi esclusivamente dal denaro stesso. Insomma: lì una cosa “vale se costa”, e “Se non costa significa che non è di valore”. Non è, poi, sempre così: tuttavia, è così in moltissimi casi, credo la maggior parte di questi, a detta anche di persone che vivono lì.

Di conseguenza, abbiamo l’apoteosi del “Do ut Des” di cui parlavo prima. Possiamo riconoscere a questo Mondo anche una certa tendenza all’innovazione, a proiettarsi verso il nuovo. Non a caso, l’Autopubblicazione, che finalmente ha liberato le persone dal “giogo”, spesso tirannico, dell’Editoria, è nata negli Stati Uniti: la prima struttura di Autopubblicazione, infatti, è stata “Lulu”, nata nel 2002 grazie a Robert, detto Bob Young, e con sede a Raleigh, nel North Carolina. Alla sua nascita si chiamava “Story Telling”. 

Anche tecniche interessanti come il Counseling sono nate in questo Mondo Statunitense, forse per il fatto che questo Mondo ha meno strutture rigide da superare, e, per il fatto di non avere un passato così rigidamente vincolante, può abbracciare più facilmente il Futuro.

Tuttavia, da questo Mondo nasce una tendenza alla competizione spesso davvero “insana”, che si vede in ogni aspetto della vita di questo luogo, persino i più banali.

Questo ha portato ad un’”iper valutazione” dell’aspetto monetario, che, da mezzo, è diventato il fine.

Quindi, ciò che giunge da, o anche in quel Mondo, acquista il profumo (o, sotto certi aspetti, il “disgustoso odore”) del denaro.

Un esempio potrebbe essere il Reiki: quando Mikao Usui l’ha, in qualche modo, “scoperto”, questo veniva dato senza denaro. Poi, la terza Maestra del reiki, Hawayo Takata, l’ha portato in Occidente, dandogli un prezzo. Un prezzo che aveva stabilito, per il Primo Livello, pari a circa una settimana di stipendio medio, e per il Secondo Livello pari a circa un mese di stipendio medio. Facendo quindi entrare il Business in qualcosa che non doveva averlo. E, sotto certi aspetti, corrompendolo e danneggiandolo.

Anche tecniche interessanti, provenienti dagli Stati Uniti, come la Mindfulness, hanno spesso costi altissimi: costi che la rendono inaccessibile a tante persone, a meno di sacrifici economici.

Oggi, come dicevo, anche a causa del Mondo del Business e del Mercato, entrato nel Mondo della Spiritualità, questo ha un fatturato altissimo, e molti corsi vengono “venduti” a prezzi altissimi.

Non a caso, la Programmazione Neuro Linguistica (PNL), che viene dagli Stati Uniti, ha costi davvero notevoli.

Credo che occorra davvero “ribaltare” tutto questo, per giungere su livelli sicuramente diversi: livelli dove davvero l’insegnamento spirituale, e di riflesso ciò che porta al Benessere, sia accessibile a tutti, e non solo ad una piccola e ristretta “elite” di persone.

Posso qui citare il Mondo Sufi, quello della Mistica Islamica, della quale un grande rappresentante era stato Gabriele Mandel, uno dei curatori della traduzione del “Mathnawi” di Maulana Rumi, per alcuni il principale Mistico Sufi. Opera presentata dallo stesso Mandel, anni fa, a Milano, con la presenza di Franco Battiato, Sufi e discepolo di Gabriele Mandel.

Nel Mondo Sufi, un Maestro Spirituale non può chiedere denaro per i suoi insegnamenti: se lo fa, e la cosa risulta, viene subito privato del suo ruolo di Maestro. Credo che questo sia un esempio importante: l’insegnamento Spirituale non deve essere fatto pagare. Non si può, infatti, stabilire un prezzo per una Conoscenza che è già dentro di noi.

Credo, tuttavia, che questo debba estendersi a tutta la Conoscenza: questa deve essere alla portata di chiunque, e non può essere mercificata con il Denaro.

Lo stesso citato Notaio Alessandro Matteucci diceva che il denaro è una cosa “esterna” a noi, con il quale non si può quantificare il valore di una persona. Prendendo come modello e base il Valore della Persona, si capisce come non solo la Conoscenza Spirituale, ma in generale la Conoscenza, non possa essere fatta pagare: questa è un diritto, perché è frutto di un cammino, essenzialmente, di “riscoperta”. E non credo possa essere fissata una tariffa per qualcosa che è già dentro di noi, come dicevo prima.

Tuttavia, gli stessi Sufi, ma non solo loro, offrono qui la soluzione. Vale a dire, nel Mondo Sufi si dice chiaramente che le offerte sono ben accette.

Credo che l’Offerta Libera sposti il fulcro della “questione denaro” da chi offre a chi riceve. Così ribaltando, e di fatto annullando, qualsiasi Logica di Mercato, perché di fatto “inverte la Domanda con l’Offerta”. Infatti, qui non è più chi offre un qualcosa che decide il prezzo: il prezzo lo decide, liberamente, chi lo riceve. Lo decide in base non solo a quello che “sente” di avere ricevuto, ma in base a quello che può dare. L’Offerta Libera è la base, credo, di qualsiasi scambio consapevole.

Lo scambio, infatti, esiste, ma è ribaltato: non è deciso da chi offre, ma da chi riceve. Chi riceve se ne rende responsabile.

Strutture evolute offrono questo. Un esempio che posso portare è quello delle Cene Sociali della “Cascina Torchiera” di Milano, Centro Culturale Anarchico: queste sono ad offerta completamente libera.

Altri fanno corsi da Offerta Libera: ho una bella esperienza, in tal senso, dal Centro “Spazio Benessere” di Vittuone (Milano), dove i Corsi e le Attività sono quasi tutti ad offerta libera.

Sono stato, anni fa, anche a Ritiri Spirituali ad offerta libera. Credo che questo sia il nuovo: elimina il Mercato, il Business, e sposta tutto sulla consapevolezza di coloro che usufruiscono di qualcosa.

Naturalmente, questo è un metodo perfetto per un’Umanità Rinnovata, nel senso che occorre, alla base, la consapevolezza che si è ricevuto un servizio, e che di conseguenza, nei limiti di quello che si è ricevuto, questo servizio merita un riconoscimento, anche monetario.

Io ad esempio, ultimamente do i miei libri ad offerta libera, durante gli eventi nei quali son protagonista. Posso dire di avere ricevuto, mediamente, offerte superiori a quello che avrei chiesto. Quindi, posso dire che il metodo funziona. A meno di non essere in difficoltà finanziarie, tuttavia, una cifra molto, troppo bassa (ad esempio, 3 o 4 euro per un libro di 150 pagine) indica poca consapevolezza. L’Offerta Libera, infatti, non è “Elemosina Libera”, ma la piena consapevolezza di valutare in maniera adeguata una cosa: anche, ovviamente, in base alle possibilità di ogni singola persona.

Credo che l’Offerta Libera sia il giusto metodo di retribuzione per un’Umanità Consapevole. Purché questa lo sia davvero, e non si rischi, in alcuni casi, come pranzi o cene ad offerta libera, di non riuscire nemmeno a coprire i costi delle materie prime. Cosa, purtroppo, accaduta, e questo è davvero triste, e ha fatto sì, talvolta, che ci si sia trovati costretti ad introdurre un listino prezzi.

Oggi, comunque, questo periodo, sotto certi aspetti terribile, ha riportato alla luce una nuova ventata di consapevolezza. Di conseguenza, le persone sono, almeno in parte, pronte per questo “cambio di  prospettiva”, che annulla il mercato e che, spero, di vedere applicato a sempre più settori della nostra vita. Almeno, alla Spiritualità dovrebbe essere sempre applicato.

Personalmente, mi piacerebbe vederlo applicato a Mondi quali le Lezioni Individuali, di qualsiasi cosa. Per i corsi, come dicevo, molti già lo utilizzano. In tal modo, l’insegnamento di Cristo già citato, quello del “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, è salvaguardato: l’Offerta Libera, infatti, è una donazione, quindi è assolutamente priva di vincoli E, se consapevole, permette di creare benessere in ogni caso.

Naturalmente, alla base di tutto, ci deve sempre essere consapevolezza: in fondo, l’Offerta Libera è appunto “libera”: e la libertà implica verità e responsabilità. Cristo stesso diceva: “Conoscerete la Verità, e la Verità vi farà liberi” (Giovanni, 8, 32). E qui, Verità è anche riconoscere il valore di quanto ricevuto. Ed agire di conseguenza, con un’offerta adeguata. Così facendo, in presenza di Esseri Consapevoli, il Mercato, con le sue sofferenze, è cancellato, e la bellezza potrà davvero dimorare, fuori e dentro di noi.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici e non ha mai ricevuto finanziamenti privati fino al Marzo del 2023.

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