In ricordo di Marida Lombardo Pijola

In ricordo di Marida Lombardo Pijola

Di Maria Lombardi – Da Stampa Romana

«Complimenti, lei ha scritto un pezzo bellissimo». La ringrazio, girerò i suoi complimenti alla mia collega Marida Lombardo Pijola. Sa, Lombardo Lombardi, ci confondono spesso. Quanti complimenti finiti al numero sbagliato, in redazione.

«Marida, ha chiamato un altro tipo, voleva dirti che l’hai commosso». Era sempre così con i pezzi di Marida, lame o carezze, frecce o lampi, era impossibile non sentirla tra quelle righe, ci metteva tutta la sua anima, sempre. Ma come fa?, ce lo siamo chiesti tante volte. A scegliere parole che scavano dentro, a trascinarti fino all’ultimo, lasciando sempre un’immagine, una lacrima, un pensiero, un sorriso. A volte era una danza leggera, la sua scrittura, a volte un vortice di emozioni. Comunque sia un regalo, per chi la leggeva, e tanti chiamavano per ringraziare, «lei ha scritto un pezzo bellissimo». Per 30 anni i pezzi di Marida Lombardo Pijola, inviata speciale e scrittrice morta ieri a 65 anni dopo una lunga malattia, sono stati sulla prima pagina del Messaggero. E lei, qui con noi, bella e generosa, il suo sorriso sentivi arrivarlo. In via del Tritone dalla metà degli anni Ottanta, dopo le prime esperienze in tv, nella sua Bari, e poi al Quotidiano di Puglia. Subito è diventata una delle firme più prestigiose del Messaggero, ha raccontato di cronaca giudiziaria, di lotta alla mafia (era amica di Falcone e Borsellino), ha scritto di politica e dei casi più importanti, dal maxi-processo di Palermo all’omicidio di Cogne e a quello di Sarah Scazzi. Porta la sua firma l’inchiesta sulle “baby cubiste”, poi diventato un libro-caso editoriale (dal 2007, 17 edizioni) “Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamano Principessa”. Marida si è occupata, per il giornale, di famiglia, femminicidi, donne, bambini, adolescenti, carceri: ci metteva tutta la sua competenza e la sua straordinaria sensibilità. Tanto che nel 2010 è stata convocata dalla commissione Bicamerale per l’infanzia per riferire delle sue inchieste sulla condizione dei minori. E non ha mai smesso di scrivere libri, nel 2009 il romanzo “L’età indecente”, e nel 2011 il libro inchiesta “Facciamolo a skuola”, l’anno scorso un nuovo romanzo, “L’imperfezione delle madri”. Ma come fa?, ci si chiedeva vedendola volteggiare – a volte senza fiato – tra arrivi e partenze, come inviata, e gli impegni di mamma di Alessandro, Andrea, Luca e Niccolò, e i libri, le trasmissioni tv (ha condotto “Questioni di famiglia” su Rai 3, è stata opinionista nei principali talk show). Chi l’ha conosciuta e letta chiamerà ancora, qui al giornale, per dire grazie.

***Immagine di copertina da Il Capoluogo

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