Coronavirus: la verità inizia a venire a galla…

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Di Sergio Ragaini

Come si sa, la vita è fatta di luci ed ombre. Quindi, dopo il buio dei giorni scorsi, oggi la situazione appare quasi ribaltarsi, in un momento. I verbali delle riunioni del Comitato Tecnico Scientifico sono stati desecretati, per decisione dello stesso Conte. E ne sono apparse davvero delle belle! Contemporaneamente, la deputata Jessica Costanzo ha ritirato la sua proposta di legge, che aveva davvero fatto discutere. E lo ha fatto in un modo che più particolare non poteva essere: ai microfoni di un canale Youtube di “controinformazione”, e collegata in videoconferenza con eminenti personalità che si oppongono con decisione al Regime attuale e alle violazioni delle libertà fondamentali. Davvero bellissimi passi per la democrazia. Forse il “castello di carte” di questo Governo comincia davvero a crollare!

“Il dado è tratto”, mi verrebbe da dire. O forse: “La vita è bella perché è varia”, e soprattutto perché offre continui colpi di scena.

Il cambiamento anche improvviso di “fronti esistenziali” di fronte e davanti ai nostri occhi è sempre bellissimo da scoprire, e spesso apre davvero nuovi mondi davanti a noi, che è bello davvero gustare con pienezza.

In questo caso, l’accaduto sorprende, e “smonta” quasi completamente il mio ultimo articolo (che potete trovare a questo indirizzo): al suo interno citavo due fatto molto gravi, che vogliono dire Dittatura. Entrambi questi fatti sono caduti. E cadendo portano con loro molte riflessioni e considerazioni. Che vale la pena di fare assieme.

Partiamo dall’inizio: nel mio articolo facevo notare l’assoluta gravità del fatto che i verbali del Comitato Tecnico Scientifico fossero stati secretati.

Ebbene: quasi a sorpresa il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha deciso di desecretare questi verbali. Che sono stati pubblicati sul sito della Fondazione Einaudi nella giornata di ieri, 6 agosto 2020.

la seconda notizia era relativa a quella assurda proposta di Legge, la 2592 come numero di “catalogo”, che era stata fatta da tre deputate del Movimento 5 Stelle, in merito all’introduzione dei reati di “istigazione al rifiuto di trattamenti sanitari” e di “istigazione alla disobbedienza alla legge elettorale”. Una delle proponenti, Jessica Costanzo, ha ritirato la proposta addirittura con un’intervista sul canale Youtube: “Dentro la Notizia”.

Ma adiamo per gradi: come diceva Diego Fusaro,. Giuseppe Conte, probabilmente, temeva in questo rendere pubblici i verbali, delle possibili rivolte sociali.

In effetti, tra i verbali paiono mancare alcune cose. E ce lo si poteva aspettare. Tuttavia, quello che su questi verbali appare, sembra già qualcosa di di eclatant,  e sicuramente di inaspettato. Qualcosa che, insomma, sembra davvero ribaltare molte idee che ognuno di noi si è fatto del periodo passato, compresa l’esperienza traumatica del Lockdown, che credo si possa definire in questo modo per tutti noi, o quasi.

Andiamo a spiegare più in dettaglio: ho dato un’occhiata ai verbali che la Fondazione Einaudi ha pubblicato. Prima di leggerli, però, sono stato “preceduto”, in questo atto, anche dall’enfasi che diversi giornali “governativi”, come Repubblica, hanno dato ai loro contenuti, da cui emerge chiaramente fatto: il Comitato Tecnico Scientifico, che chiameremo da ora CTS, non è stato responsabile del lockdown.

E non solo: anche quando ne ha preso atto, aveva suggerito un graduale ritorno alla normalità.

Ancora di più: non aveva mai nemmeno indicato la chiusura di esercizi commerciali, come supermercati e Centri Commerciali. Aveva solo indicato la chiusura di palestre e attività ricreative e sportive, oltre che delle scuole e di tutte le attività in qualche modo aggregative.

I verbali si possono leggere tranquillamente: al termine dell’articolo, nella sezione “riferinenti”, indicherò il link della Fondazione Einaudi dal quale scaricarli in formato Pdf. Quelli pubblicati dalla Fondazione Einaudi sono relativi alle sedute del CTS dei giorni 28/02, 01/03, 07/03, 30/03 e 09/04/2020.

Nei verbali, di molte pagine, si rilevano anche dati tecnici relativi a funzionamento di apparati per la cura del COVID-19, che sono elementi molto tecnici. Questi non sono, almeno per il nostrop discorso, importanti.

Sono però importanti, credo, i dati relativi ai contenuti “decisionali” di questi verbali. In particolare quello forse più “critico”, vale a dire quello del 7 marzo. Infatti, il cosiddetto decreto “Io resto a casa” che ha di fatto imposto il lockdown che tutti conosciamo, è ufficialmente partito l’11 marzo, ed è rimasto in vigore, di fatto immutato, con poche aggiunge successive, quale l’apertura delle librerie e dei negozi per giocattoli, sino al 3 maggio. Quindi per ben 54 giorni. L’allentamento è giunto solo il 4 maggio, quando è stato “consentito” di uscire per passeggiate, restando però nel proprio Comune di Residenza o di Domicilio.

Quello che subito appare alla vista è che “Il CTS non ha assolutamente suggerito il lockdown”, ma solo l’introduzione di zone rosse e gialle, come le Regioni ed eventualmente alcune province.

Nei verbali, infatti, non appare nulla di tutto questo. Io ricordo benissimo quei giorni fatidici: la sera del giorno 7 marzo ero a Milano, con amici. La notizia che ci è giunta è stata: “chiusa la Lombardia”. Già mi parevano impensabili le misure dei precedenti giorni, iniziate il 24 febbraio con la sospensione, in Lombardia, di tutti gli eventi, per ordinanza regionale. Molti sindaci di altre città si sono poi aggregati con ordinanze simili. Mi sembrava impossibile, dicevo, pensare a regioni come la Lombardia, con il suo pullulare di eventi e attività, con un “tutto sospeso”. Mi sembrava si spegnesse la sua vitalità. Tuttavia, quello era solo l’inizio. E ce ne saremmo accorti di lì a brevissimo.

Ricordo però che il giorno 8, ero a spasso per la campagna tra Magenta, dove vivo, e il limitrofo comune di Robecco sul Naviglio, e tutto appariva normale. Mentre passeggiavo, guardavo un video di Marcello Pamio su Youtube, concernente le misure in vigore.

Il giorno 9 ero a Boffalora Ticino, a respirare le atmosfere del Naviglio Grande. Sapendo poi… che non avrei potuto esserci! Infatti, pareva che la possibilità di movimento fosse stata limitata ai soli Comuni.

Poi, il 10 ero nel Parco del Ticino, nel Comune di Magenta. C’era tanta gente che passeggiava all’aria aperta, con la primavera che giungeva luminosa, e faceva gfià percepire le sue atmosfere.

In fondo, era bello goderne, anche se con una così pesante limitazione.

Il giorno dopo, invece… ecco la notizia: gli spostamenti anche all’interno dei Comuni erano consentiti solo per necessità: insomma: cominciava il lockdown vero e proprio, che, con il decreto (DPCM) “Io resto a casa”, ha di fatto messo gli “arresti domiciliari” decine di milioni di persone, senza che queste abbiano fatto nulla, e, soprattutto, senza poterlo fare. La sentenza di Frosinone del Giudice di Pace Emilio Manganiello, infatti, ha chiaramente affermato che una persona, in base all’articolo 13 della Costituzione Italiana, può essere obbligato ad una dimora solo mediante una sentenza penale del Tribunale.

Il CTS, poi, nel suo verbale del 7 marzo, suggeriva di mantenere in vigore le misure restrittive (non quelle proposte da Conte!) sino a 3 aprile.

Il 30 marzo il CTS suggerisce ancora un graduale allentamento delle misure restrittive.

Tutto questo appare ribadito nel verbale del 9 aprile, preso atto che il lockdown continuava.

L’unica cosa che Conte ha “recepito” dal CTS è stato il suggerimento, dato nel verbale del 9 aprile, di allentare con misure a cadenza di due settimane. Questo Conte l’ha recepito, prolungando però il lockdown, e allentando solo come aperture, come citato in precedenza, di librerie e negozi di giocattoli. Un triste tentativo di apparire vicino alla gente e ai bambini: un tentativo davvero squallido, direi!

Insomma: il CTS proponeva un lockdown su modello tedesco, dove sono stati chiusi i Länder, equivalenti alle singole regioni. Insomma: quello che il CTS aveva proposto era stata la stessa chiusura che Conte aveva attuato dal 18 maggio al 2 giugno: limitare la circolazione alla sola regione, e, nei casi più gravi, alla sola provincia. Insomma: “chiudere la Lombardia”, come annunciato il 7 marzo.

Credo che questo chiuda il cerchio, in modo molto chiaro: l’unico responsabile di tutto ciò che abbiamo vissuto e patito è stato il Governo. Anzi: è stato Conte. Come molti hanno ricordato, infatti, un DPCM, e il nome stesso di “Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri” lo dice molto bene, è un atto di una persona sola. Quindi, di fatto, ha deciso solo lui, e di questo dovrà sicuramente rispondere, almeno auspico.

Unitamente a ciò, però, appare l’altro fatto di cui parlavo: quell’assurda proposta di legge, che se approvata avrebbe definitivamente minato la democrazia, è stata ufficialmente ritirata.

Chi l’ha ritirata, però, l’ha fatto in modo molto particolare: attraverso un’intervista per il Canale Youtube “Dentro la Notizia”, e in videoconferenza con il magistrato Angelo Giorgianni e con i dottori Stefano Montanari e sua moglie, Antonietta Gatti.

Il video dura circa 29 minuti, che vi consiglio di seguire con attenzione: il link si trova nella sezione “riferimenti”, al termine dell’articolo Quello che subito colpisce, vedendo Jessica Costanzo, è il trovarsi davanti ad una persona pulita, tranquilla. Una giovane donna che appare sincera, e che dice di essersi sempre battuta per la verità. Una donna che nega il “pensiero unico”, e che dice di avere sempre lottato per la libertà.

Questi erano i valori del Movimento 5 Stelle, all’inizio. Ho sempre guardato positivamente questo gruppo, lo ammetto, anche nelle sue battaglie, come già citato in un articolo, contro la somministrazione di psicofarmaci ai bambini. Vedere questo movimento ridotto così, negando i suoi stessi valori fondanti di trasparenza e chiarezza, mi ha sicuramente molto rattristato. Come ha rattristato i diversi fuoriusciti dal gruppo che ci avevano creduto, quali Gianluigi Paragone, fondatore del partito “Italexit”, Monica Lozzi e la stessa Sara Cunial.

Comunque, in questo video, Jessica Costanzo affermava che, presentando questa proposta di legge, pensava alle sette, quali i testimoni di Geova, e al rifiuto delle trasfusioni di sangue. Su questo sono d’accordo, in particolare per i minori: se una persona, infatti, può decidere della sua vita (e lo fra notare anche la stessa deputata), non credo sia accettabile che decida della vita, ad esempio, di un bambino, di fatto “uccidendolo” per un fanatismo religioso che lo porta a negare una trasfusione di sangue: un fanatismo non supportato da nulla, nemmeno da un testo biblico, come invece i Testimoni di Geova, ad esempio, sostengono.

Di questo poi parla anche il magistrato Angelo Giorgianni, dichiarandosi disposto a mettere l’accento sulla battaglia contro sette pericolose, visto che anche altri avvocati si stanno occupando di questo problema.

Quello che appare, comunque, è la sincerità di questa persona, come dicevo: credo che non fingesse, e che fosse convinta. Forse anche lei ha creduto a questo movimento, come, ripeto, ci avevo creduto anch’io.

Tutto, però, è stato cancellato: anche i buoni propositi di questo gruppo. Tuttavia, la verità prima o poi viene a galla. E questo sta accadendo.

Ora credo proprio che, alla luce di tutto ciò, difficilmente ci saranno altri Lockdown: nel video lo si è affermato: basta DPCM restrittivi della libertà personale.

Credo che a questo punto, nemmeno Conte, che ha dimostrato davvero di ignorare tutto, Costituzione compresa, potrebbe arrivare a tanto.

Auspichiamo quindi un cammino sempre più veloce che porti alla fine di questo Governo, e al ripristino totale della libertà e della democrazia: con la coscienza che non dovremo più ricadere in simili situazioni, e dotarci degli strumenti democratici per opporsi, qualora in futuro una simile situazione, anche se per altri motivi, si ripresentasse: dovremo avere gli strumenti per dire no, e rifiutarla. E credo che sia importante che questo accada. Alla fine, è tutta questione di consapevolezza!

Riferimenti:

I verbali del Comitato Tecnico Scientifico si trovano sul sito della Fondazione Einaudi all’indirizzo:

https://public-cts.fondazioneluigieinaudi.it/?fbclid=IwAR06FBpKbZfN4XcnJhPs3Kt_pPJRlWOxx5BmNoc_aChPPv_2Byqmz6yjx-0

I verbali sono visualizzabili anche sul sito de “Il Fatto Quotidiano, all’indirizzo:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/06/verbali-del-comitato-scientifico-pubblicati-sul-sito-della-fondazione-einaudi-ecco-cosa-ce-scritto-negli-atti-che-erano-segreti/5891815/

Su sito:

https://www.quotidiano.net/cronaca/coronavirus-verbali-fonazione-einaudi-1.5391436

si possono invece trovare i verbali corredati con una piccola “sintesi”, per ognuno, dei contenuti fondamentali.

Di questa notizia, come dicevo, parlano anche diverse fonti “ufficiali”. Tra queste possiamo citare

“La Repubblica”, che ne dà notizia all’indirizzo:

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/08/06/news/coronavirus_online_gli_atti_desecretati_del_cts_5_verbali_per_oltre_200_pagine-263901106/

e “Rai News”, che ne parla all’indirizzo:

https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Online-gli-atti-desecretati-del-Comitato-Tecnico-Scientifico-sul-coronavirus-200-pagine-Pubblicati-dalla-Fondazione-Luigi-Einaudi-3d56f7d5-8bb8-4bed-8769-c5fff1397bc6.html?refresh_ce

Il citato video dove Jessica Costanzo annuncia il ritiro della sua proposta di legge è all’indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=vSdiGrZuEwU&feature=share&fbclid=IwAR1U7FdQMHC9RE6-TvO9jY7Ne2CY9q5Sk85IThBhGBbt4HLAR08_y9O_dK4

Da vedere anche il video di Diego Fusaro, sempre molto incisivo che ne parla all’indirizzo:

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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