Smartphone: come salvarlo svuotando la memoria

Smartphone: come salvarlo svuotando la memoria

Di Sergio Ragaini

È il messaggio più temuto, e prima o poi accade a tutti. Si tratta del famigerato messaggio “la memoria del telefono è quasi piena”, che compare sullo smartphone, magari quando meno ce lo aspettiamo. A questo punto, molti pensano che è giunto il momento di cambiare dispositivo. Tuttavia, spesso, se non nella maggior parte dei casi, non è così: è possibile, e sovente molto più semplice di quanto possiate immaginare, svuotare buona parte di questa memoria, per ridare nuova vita al vostro dispositivo. E potergli regalare, talvolta, addirittura altri anni con voi. In questo articolo vi spiego come fare per dare “aria fresca” al vostro dispositivo, facendovi scoprire, probabilmente, che è ben lungi dall’essere pronto per essere collocato nel dimenticatoio. Soprattutto perché, come vedremo tra pochissimo, buona parte di questa memoria piena… è piena di niente! E sto parlando nel senso letterale del termine!

Memoria piena: messaggio temuto e, tuttavia, prima o poi quasi inevitabile

È quasi inevitabile che accada: dopo un po’ la memoria del vostro smartphone si riempie. Per quanta ne possiate avere, questo accadrà molto prima di quanto possiate immaginare.

Ci sono persone che, dopo solo alcuni mesi, massimo dopo un anno, o poco più, vedono che la memoria interna del loro smartphone è quasi piena. Questo, oltre a rallentarne molto l’utilizzo, farà sì che sarà difficile fare qualsiasi cosa, compreso utilizzare le applicazioni, e, cosa importante, aggiornarle.

A questo punto, molti penseranno a cambiare il loro smartphone.

Tuttavia, spesso, questo problema si può risolvere più facilmente e in maniera più rapida di quanto possiate immaginare. E vi ritroverete, di fatto, uno smartphone quasi nuovo, con una lunga vita ancora davanti a sé.

Vi propongo, quindi, una serie di possibili soluzioni per risolvere il problema della memoria piena.

Vedrete che, dopo averle “passate in rassegna” tutte, avrete quasi sicuramente risolto, almeno parzialmente, il problema.

E chi possiede un IPhone?

Quello che seguirà sarà prevalentemente orientato ai dispositivi Android. Chi possiede un IPhone troverà, verosimilmente, qualcosa di equivalente alla mia proposta.

Prima di proseguire, però, aggiungo che i prodotti IPhone hanno, almeno secondo me, un rapporto qualità/prezzo direi molto sfavorevole, e sono un mondo piuttosto “chiuso”.

Non reputo, quindi, una scelta di valore acquistarne uno, anche se sono pronto ad essere smentito. Personalmente sconsiglio di acquistarne uno per la prima volta: oltre che per gli altri costi e per il citato sfavorevole rapporto qualità/prezzo, anche perché, essendo, appunto, un mondo “chiuso”, rischierete poi di essere di fatto “costretti” a continuare ad utilizzarlo: anche perché, per eventuali “migrazioni” di dati, utilizza prodotti “suoi”, che vi renderebbero, quindi, complicato passare ad altri dispositivi diversi da IPhone. Un amico che ha IPhone lo ha definito una “trappola”, in tal senso: devo dire che posso essere d’accordo.

Quindi, se non utilizzate già IPhone, vi suggerisco di continuare ad utilizzare Android. E se, proprio IPhone non vi sta, fattivamente, “obbligando” a stare in quel Mondo, e potete affrontare il passaggio ad Android, vi consiglio, quando cambierete il vostro Smartphone IPhone, di passare ad Android: come dicevo, è un mondo più aperto, e non ha il problema di “montare” un “Sistema Proprietario”, vale a dire, in pratica, che quel Sistema Operativo “gira” solo su quel determinato Hardware (Android, per contro, gira su moltissimi dispositivi: di conseguenza, non avrete alcun problema a cambiare marca di Smartphone): questo crea problemi spesso impossibili, o non facili da immaginare, a priori, ma che a posteriori potrebbero essere piuttosto consistenti, quali quello di non fornirvi un aggiornamento su un determinato modello, benché questo lo possa agevolmente supportare.

Per cui, credo sia meglio evitare di entrare a fare parte del Mondo IPhone. Ovviamente, questo è solo un mio parere, che sarà subito smentito da “Fan” di IPhone. Tuttavia, essendoci, almeno fino a prova contraria, libertà di parola, mi sembra giusto poterlo esprimere.

Prima cosa da chiedervi: avete una scheda “Micro Sd” sul vostro dispositivo, sempre che la possiate inserire? E, se l’avete, è abbastanza “capiente”?

Mi è capitato di vedere persone con il “famigerato” messaggio sullo smartphone le quali, alla mia richiesta se avessero una scheda Micro Sd sul proprio smarthphone, mi avevano risposto in maniera negativa.

Altri avevano sì una scheda Micro Sd: ma era molto poco capiente.

La Scheda Micro Sd, dove possibile, è uno strumento di espansione della vostra memoria. Qui, ad esempio, potrete collocare le vostre foto e i vostri video, oltre ad altre cose.

Se non l’avrete, tutto andrà ad “intasare” la memoria interna dello Smartphone, avvicinando così il momento del messaggio “Memoria piena”.

Prima di proseguire, spieghiamo però brevemente cosa sono le Schede Micro Sd. Qualcuno di voi ricorderà le schede Sd, che installava, e in parte installa ancora, nella sua macchina fotografica digitale. Bene: le schede Micro Sd sono le stesse cose “in miniatura”, nel senso che devono collocarsi in un apparecchio tutto sommato piccolo, e quindi le dimensioni devono essere molto più contenute.

Talvolta le si trova con l’acronimo tecnico  di “Micro Sd Card”, che altro non è che la traduzione in inglese del loro nome.

Oggi le schede Sd  sono di varie capienze, e arrivano anche a due Terabyte: per saperne di più sull’argomento, ed avere una panoramica dei tipi di schede disponibili oggi,  potete leggere l’articolo a questo indirizzo. Comunque, non potete installare una scheda Micro Sd di capienza superiore alla massima che il vostro smartphone supporti. Controllate, quindi, le specifiche tecniche del vostro dispositivo, prima di fare qualsiasi acquisto, così da non trovavi con qualcosa che poi non potrete utilizzare.

Se non avete mai installato una scheda Sd, vedrete che, soprattutto se comincerete a trasferirvi le foto e i video da voi fatti, la memoria interna avrà ricevuto una “boccata d’ossigeno”, liberandosi in buona parte.

Tuttavia, purtroppo, oggi molti apparecchi non supportano più la possibilità di espansione di memoria. E, se dispositivi quali alcuni Oppo (per la cronaca, io possiedo un Oppo A94 5G, e ho memoria espandibile: gli Oppo di fascia alta, quali i “Find”, non supportano però più la memoria espandibile) permettono l’espansione di memoria, altri, quali gli Xiaomi, pure ottimi, non la supportano più.

Per capire se il vostro apparecchio supporta una scheda Micro Sd, controllate sulle caratteristiche tecniche alla voce: “memoria espandibile”. Se vedrete una “X” in corrispondenza di questa voce vorrà dire che nessuna scheda Micro Sd è supportata; diversamente sarà anche indicata anche la massima capienza che questa scheda potrà avere: mi raccomando, non superatela!

I motivi di questo mancato supporto? Non so. A detta dell’Amministratore Delegato di Xiaomi, il motivo principale è che la memoria esterna ha un tempo di accesso molto superiore: questo, in dispositivi molto veloci, “rallenta” troppo. Anche Samsung ha deciso, per i suoi Top di Gamma più recenti, i “Galaxy S22”, di non inserire più lo slot di espansione Micro Sd. Come dicevo, anche gli Oppo di fascia più alta, quali quelli della serie “Find” e della serie “Reno”, non hanno più la memoria espandibile, mentre la serie “A”, anche sul relativamente nuovo “A98 5G”, continua a mantenerla. Mi chiedo però per quanto ancora!

In questo articolo si parla dell’argomento.

Tuttavia, personalmente, qualche dubbio sulle risposte che vengono date  in merito alla progressiva eliminazione delle memorie interne l’ho, visto che la possibilità di memorizzare sulla memoria interna o esterna è comunque “a scelta” dell’utente. Su questo, però, non proseguo, ricordando solo che gli IPhone, che, come detto in precedenza, non amo, soprattutto per il, secondo me, davvero scarso rapporto qualità/prezzo, non l’hanno mai supportata.

Concludendo questo discorso, se potete installare una memoria esterna, se non l’avete già fatto, fatelo, e, se già l’avete, e questa è piena, trasferite i dati altrove (più avanti vedremo come) e/o acquistatene una più capiente.

Se la vecchia Scheda Micro Sd aveva dei dati, e vi interessa averli sempre con voi, potrete comunque trasferirli su quella nuova, collegando lo Smarrtphone al Pc, e munendovi, per quella vecchia, di apposito adattatore da Micro Sd a Sd (spesso in dotazione con l’acquisto di una scheda Micro Sd, o acquistabile, ad esempio, cliccando sul link indicato appena sopra) con relativa “pennina”, o altro lettore, per inserire la scheda Sd. Oggi, però, esistono lettori per schede di memoria nei quali inserire “direttamente” la scheda Micro Sd. A questo indirizzo potete trovarne qualcuno.  Oppure, se non volete fare voi il lavoro, verosimilmente, in un centro Assistenza, vi faranno questo lavoro di trasferimento dati, con una piccola spesa.

Avete già inserito una scheda di espansione memoria, magari la più grande supportata, e ancora avete il messaggio di “memoria piena”? Oppure non potete inserirla e avete questo messaggio?

Non disperate! Probabilmente il momento di cambiare smartphone non è ancora venuto! E ve ne renderete conto molto presto!

Per il momento potete provare ancora a trasferire quello che potete su Scheda Sd. In alcuni casi potete spostare anche delle applicazioni su questa Scheda. Attenzione, però! Questo potrebbe rallentare, talvolta notevolmente, la velocità dell’applicazione, per il citato “tempo di accesso” alla memoria esterna che, come detto prima, è molto superiore a quello alla memoria interna.

Se, nonostante tutto questo, il problema persiste (persisterà, sicuramente, se non potrete espandere la memoria del vostro dispositivo!)… allora continuate a non disperare: probabilmente la soluzione è più vicina di quello che pensiate! Per capirlo, non avete che da proseguire nella lettura!

Memoria dello smartphone piena… di niente!

Qualcuno di voi si sarà chiesto di cosa è piena la memoria del vostro Smartphone. E, molti, avranno trovato la risposta in “ È piena di immagini, di video, di documenti”. Questo è vero, almeno in parte, e ce ne occuperemo più avanti.

Tuttavia, quello che sto per dirvi potrà stupire diversi di voi. Molti di voi, infatti, non sanno che buona parte della memoria del vostro telefono è piena… di niente!

Alcuni di voi, e forse anche parecchi, penseranno che li stia prendendo in giro. Invece no: non sto scherzando, e sono perfettamente serio! È proprio piena di niente! O, per essere più precisi, di file che sono assolutamente spazzatura, che sono lì sono per solo per “intasare” il vostro dispositivo.

Ovviamente, non tutti i file nella memoria del telefono saranno spazzatura: ci saranno dei file che hanno un senso, e che magari possono essere eliminati per altri motivi. Ce ne occuperemo dopo, come dicevo. Per il momento stiamo su questi file del tutto inutili.

Questi file inutili si chiamano con una parola: “Cache”. Questa, salvo in alcuni casi, è l’insieme di tutti quei “residui” che l’utilizzo delle applicazioni e la navigazione in Internet con il vostro smartphone lasceranno.

È come se, in qualche modo, mangiando dei prodotti confezionati si lasciassero in giro le confezioni vuote: presto la casa si riempirebbe di spazzatura, e non si riuscirebbe più nemmeno a camminarci!

Il paragone credo sia in qualche modo perfettamente calzante: quelli che vengono lasciati dalle applicazioni e dalla navigazione in Internet sono proprio file spazzatura, del tutto inutili, e non hanno quasi mai altro scopo, se non sovraccaricarvi il telefonino, che presto avrà problemi di funzionamento, fino al fatidico messaggio: “La memoria del dispositivo è quasi piena”.

Il problema è che, a differenza della spazzatura in casa, che vedete molto bene, questi file… non li vedete! Sono lì, ma voi, se non andate “materialmente” a vedere, non li trovate. È, insomma, come della spazzatura “nascosta”, che non vi si rivela, ma che, nondimeno, appesantisce il tutto, sino a renderlo inutilizzabile.

Per accorgervi che questi file ci sono, potete procedere in questo modo: questo che vi indico è anche un modo per “fare un pochino di pulizia”.

Provate quindi ad aprire le impostazioni del vostro Smartphone, e a selezionare la gestione applicazioni (l’operazione varia solitamente da modello a modello, e anche da Sistema Operativo a Sistema Operativo, visto che non tutti hanno l’ultima versione di Android).

Ora selezionatene una che utilizzate molto: ad esempio, per alcuni, Facebook. Qui cercate la voce “Gestione Memoria”. Nella scheda che si aprirà cercate la voce “Cache”. Potreste qui rimanere stupiti dalla mole di dati che questa cache contiene. Potete cliccare ora su “cancella cache”, e scoprire che… la memoria disponibile sul vostro Smartphone sarà aumentata!

Se rifarete la stessa operazione per altre applicazioni, che usate spesso, scoprirete che avrete liberato parecchio spazio di memoria: talvolta addirittura diversi Gigabyte!

Ricordate, a questo proposito, che, quando effettuate delle dirette con Facebook, la cache si riempie molto rapidamente. Non a caso, persone che effettuano lunghe dirette con il proprio Smartphone tramite questa applicazione, vedranno talvolta comparire il messaggio: “Memoria piena”, senza sapere come questo possa essere possibile: talvolta, questa “memoria piena” impedisce addirittura l’utilizzo di qualsiasi altra applicazione, WhatsApp compreso.

Ecco: ora avete la risposta! Fate quello che vi ho detto, con l’applicazione “Facebook”, e  il vostro smartphone tornerà come prima.

Per la cronaca, altri Social Network, quali VK, anche durante le dirette riempiono molto meno la cache.

Tornando al discorso principale, io mi ero accorto di questo “sovraccarico” tempo fa, quando vedevo che la memoria del mio smartphone si riempiva piuttosto rapidamente (dalla voce “memoria” delle vostre impostazioni dello smartphone, oppure dalla vostra gestione File, lo si vede subito). Sfogliando le proprietà delle applicazioni, e andando a controllare l’occupazione di memoria, mi ero imbattuto in questa voce “cache”. E avevo iniziato, quasi quotidianamente, a cancellare la cache delle applicazioni maggiormente utilizzate. Vedendo che la memoria occupata diminuiva sensibilmente.

Tuttavia, il problema è che… non si possono “passare in rassegna” quotidianamente tutte le applicazioni del vostro Smartrphone per cancellare la cache! L’operazione diverrebbe piuttosto “laboriosa”! Occorre, quindi, qualcosa per cancellare, “in un colpo solo”, la cache di tutte le applicazioni.

Un tempo, diversi apparecchi consentivano la cancellazione della cache in maniera immediata, dalle impostazioni: tra questi i Samsung (ricordo che il mio vecchio Samsung Galaxy S4 la supportava). Oggi, però, questa funzione pare essere stata eliminata. Purtroppo questo accade anche con diverse applicazioni, dove gli aggiornamenti paiono togliere funzioni molto utili, magari a discapito di qualche inutile “effetto speciale”, che riesce addirittura, in alcuni casi, a “impallarci” il telefonino. Questo, però, è un altro discorso, e qui non lo voglio fare, perché sarebbe una polemica non pertinente a  questo articolo, il cui scopo è fornire un aiuto agli utenti di Smartphone, e non portare attacchi ad una certa mentalità di progettare e costruire hardware e software, spesso non certo favorevole agli utenti, ma solo ai produttori. Torniamo quindi al discorso che stavano facendo.

Oggi, quindi, occorre trovare qualche applicazione che compia questo lavoro, vale a dire che, con un semplice click, “passi in rassegna” tutte le applicazioni, cancellandone la cache.

Per farlo, basta che andiate sul Google Play Store, l’archivio “base” per la applicazioni del vostro Smartphone (per gli utenti IPhone questo è l’Apple Store), e digitiate, nella barra di ricerca, “cancella cache”. Vi si prospetteranno diverse applicazioni: probabilmente, non saprete quale scegliere!

Dopo avere anch’io “sfogliato”, in tal senso, il catalogo di Google Play Store, e avendo notato, come detto, che esistono diverse applicazioni che compiono questo lavoro, io ho deciso per l’applicazione “1 Tap Cleaner”, anche stimolato dalle recensioni positive degli utenti.

Si tratta di un’applicazione che funziona davvero bene. Ne esiste una versione a pagamento, ma quella gratuita svolge, direi, piuttosto bene, il suo compito.

L’unica difficoltà (e forse qualche renitenza) che potreste incontrare è quella di concedere i permessi di accessibilità. Questa operazione viene richiesta per un semplice motivo: se non si concedono i permessi di accessibilità, quindi non si permette un “accesso speciale” a questa applicazione, verranno comunque proposte le applicazioni che hanno cache da cancellare: tuttavia, la cancellazione dovrà essere effettuata applicazione per applicazione: cosa che diventerebbe piuttosto lunga, soprattutto se le applicazioni sul vostro Smartphone sono tante.

Quando concederete, quando richiesto dall’applicazione, i permessi di accessibilità: quando lo farete, talvolta potrebbe comparirvi un messaggio di pericolo. Ricordate, però, che non si tratta di un messaggio emesso da qualche essere “senziente”, ma da un algoritmo, “programmato” per emetterlo in determinate circostanze. Non fatevi quindi intimorire: l’applicazione userà questa funzione solo per il tempo necessario alla cancellazione della cache. L’operazione si compie con pochi click. In alcuni casi, verosimilmente per motivi di sicurezza, ogni volta che la utilizzerete dovrete nuovamente concedere i permessi: fatelo senza problemi.

Avviando l’applicazione, si noterà che questa presenta un’interfaccia fruibile e intuitiva. In alto a sinistra troverete subito la voce “cancella cache”.

Cliccando su questo comando, verrà eseguito il computo totale della cache di tutte le applicazioni presenti nel vostro smartphone. Se è la prima volta che usate questa applicazione, vi stupirete di quanta roba inutile contiene il vostro smartphone (spesso diversi Gigabyte).

Cliccate su “cancella cache”. Dovrete a questo punto concedere i permessi di accessibilità di cui parlavo. Per parlo, verrete inviati direttamente sulla relativa videata. Qui troverete la voce “accessibilità” e il nome della vostra applicazione. Cliccateci su e spostate a destra il comando di concessione dei permessi di accessibilità. Come vi dicevo, non fatevi intimorire da eventuali messaggi che vi dovessero segnalare un pericolo: sono messaggi automatici, e l’applicazione è sicura.

Una volta avviata l’applicazione, dovrete attendere che faccia il suoi lavoro, cancellando la cache di tutte le applicazioni. Sul display vi sarà mostrato il lavoro che avreste dovuto fare voi, andando manualmente a cercare la cache delle singole applicazioni. Questo prodotto lo fa per voi. Con la versione a pagamento tutto dovrebbe divenire più veloce con la “modalità turbo” (comunque da me mai collaudata). Tuttavia, si tratta di pochi minuti! Magari andate a fare la doccia (visto che, solitamente, questa operazione si compie a fine giornata), e, quando tornerete, troverete il lavoro finito!

Al termine dell’esecuzione vi sarà mostrata la “mole” della cache cancellata: se, come dicevo, è la prima volta che operate con questa applicazione, e non avete mai agito sulla cache di nessuna applicazione, saranno probabilmente diversi GigaByte. Anche, però, se la eseguirete tutti i giorni, scoprirete che la cache che quotidianamente si accumula nel vostro telefonino, soprattutto se lo utilizzate molto, è tutt’altro che poca (spesso è dell’ordine di diverse centinaia di Megabyte)! E questo vi fa anche capire perché, chi non compie mai queste operazioni, si troverà la memoria piena prima, molto prima di quanto possa pensare! E piena, come dicevo, di niente!

L’unico problema è che, talvolta, l’applicazione si blocca. A questo punto, fermatela e riavviate la pulizia cache: questa completerà il lavoro. Con gli ultimi aggiornamenti, però, questo accade meno (a me non è più accaduto da diversi giorni).

Se vi risultano delle applicazioni la cui cache non viene cancellata, probabilmente in quel caso non può essere cancellata in maniera “sicura”, e c’è il rischio, cancellandola, di riscontrare malfunzionamenti. Lasciatela quindi stare: comunque, avrete cancellato già molti file inutili!

File delle applicazioni: anche in questo caso, talvolta si possono cancellare (e, talvolta, senza perdere nulla) …o omunque spostare altrove

Tuttavia, non tutti i file che riempiono la memoria del telefonino sono “spazzatura”: ci sono anche file che sono tutt’altro che spazzatura e che, comunque, sono lì.

Alcuni, però, non sanno che diversi di questi File possono essere eliminati senza perdere nulla, perché sono già memorizzati altrove.

Mi sto riferendo, in particolare, ad un’applicazione: Telegram. Questo servizio (qui troverete la versione Web, qui  la versione per Smartphone e da qui potrete scaricare la versione per Desktop  Pc e Mac), in questi ultimi anni, sta acquisendo una notorietà sempre maggiore, anche se qualcuno, come si suol dire con un linguaggio “colloquiale”, non si “schioda” da Whatsapp.

Telegram è un servizio di messaggistica avanzata (è errato chiamarlo Social Network, anche se alcuni lo fanno, perché non ha il “diario”, detto anche “bacheca”, in inglese “Timeline” (linea del tempo, appunto!), che è un elemento essenziale in un Social Network) che permette diverse cose in più di WhatsApp: tra queste, il “fissare” i messaggi e la creazione di Gruppi Pubblici e di Canali, oltre che la possibilità di creare cartelle, per “smistare” i messaggi ricevuti, e l’utilizzo di diversi “Bot” per semplificare e migliorare il funzionamento dei vari Gruppi e Canali che abbiamo creato, oltre che la possibilità di scegliere un “nickname” per essere identificati sull’applicazione, “nascondendo” quindi il vostro numero di telefono (l’opzione predefinita di Telegram è proprio che il numero di telefono non venga rivelato, se non ai propri contatti).

Un altro dei vantaggi di Telegram, ed è il vantaggio che ci interessa ora, è che tutto il materiale viene memorizzato in un server esterno: infatti, quando si reinstalla Telegram, non occorre recuperare dei backup, come con WhatsApp: ci si troverà tutto lì, come lo si era lasciato, comprese tutte le configurazioni personalizzate.

Questo fatto, vale a dire il fatto che Telegram conservi una copia di tutto sul suo server, permette a noi di “fare pulizia” sul nostro telefonino. Infatti, se è vero che Telegram salva una copia di tutto anche sul nostro dispositivo, è anche vero che questa può essere cancellata in ogni momento, senza perdere nulla.

Per farlo, si aprono come prima cosa le impostazioni: basta cliccare sui tre trattini in alto a sinistra, nella schermata principale dell’applicazione, selezionando poi “impostazioni” (l’icona ha la classica rotellina).

Nella schermata che si aprirà, si seleziona “Dati e archivio”, e poi “Utilizzo archivio”. Qui si aprirà una schermata che mostrerà un grafico con la cache di Telegram. Questa cache conterrà file non di sicuro “spazzatura”, in quanto si tratta di tutto il materiale delle vostre conversazioni e dei vostri Gruppi Telegram. Tuttavia, come dicevo, tutto questo è comunque memorizzato sul server remoto di Telegram. Quindi può essere eliminata senza problemi la “copia locale” che Telegram crea sul vostro Smartphone. Clicchiamo quindi su “cancella cache”. Il messaggi successivo ci ricorderà che non perderemo nulla, e quindi possiamo proseguire confermando.

Qualche secondo di attesa, che, nel caso non abbiate mai compiuto questa operazione, potrà diventare anche qualche minuto… e subito vi verrà ricordato quanta memoria avete liberato sul vostro dispositivo!

Questa sarà un quantitativo davvero grande, se non avete mai compiuto questa operazione. Pensate che una mia amica aveva problemi di spazio sullo smartphone, che era ancora piuttosto recente: compiendo questa operazione sul suo apparecchio ho visto che… il quantitativo di cache di Telegram era oltre i 20 GigaByte! Questo vuol dire, in caso di prodotto ancora con 64 GigaByte di memoria interna (oggi quasi tutti i prodotti ne hanno almeno 128), liberare circa 1/3 della memoria (anche nel caso di 128 GigaByte, comunque, se ne sarà liberata 1/6, che non è poco, essendo circa il 16,6%!).

Con Telegram potete programmare anche l’eliminazione automatica della cache: nella videata in cui avete cancellato la cache, scorrete finché non trovate la voce: “auto remove cached media”. Qui sarà indicato il tempo in cui il vostro dispositivo mantiene la cache, con la divisione nelle varie categorie di Media. Cliccando sulle singole voci lo potrete modificare. Tuttavia, vi consiglio di cancellare anche manualmente la cache: io lo faccio quotidianamente, visto che l’operazione richiede pochi secondi!

Un’altra delle applicazioni responsabili dell’occupazione di memoria interna è Whatsapp : dal link indicato potrete anche scaricare la versione per il vostro Sistema Operativo (qui troverete invece la versione Web, e qui il link sul Google Play Store). Questo è il più noto, e ancora il più utilizzato, servizio di messaggistica che si conosca.

Essendo un servizio multimediale (lo è ovviamente anche Telegram), vengono inviati, oltre che messaggi di testo, anche contenuti multimediali, come audio o video.

In particolare questi ultimi sono piuttosto “corposi”, arrivando, anche in formato compresso (quale quello di Whatsapp), ad occupare anche diverse decine di MegaByte l’uno. Questo vuol dire che, se si è iscritti a diversi Gruppi, magari numerosi (quindi dove la mole di contenuti multimediali ricevuti cresce), si riceveranno diversi GigaByte di materiale. Ovviamente, questo materiale intaserà la memoria interna del vostro Smartphone, arrivando a superare le decine di GigaByte (il mio ne ha oltre 30).

Tutto quanto detto ora è ovviamente vero anche per Telegram. Mentre, però, con Telegram la cosa non rappresentava un problema, con Whatsapp il problema esiste eccome! A differenza di Telegram, infatti, Whatsapp non memorizza il nostro materiale sul suo server: è tutto solo sul nostro smartphone. E ne sappiamo qualcosa quando, dovendo reinstallare Whatsapp, magari perché cambiano telefonino, dovremo ripristinare il Backup che Whatsapp compie periodicamente su Google Drive (l’impostazione predefinita è ogni settimana: comunque, possiamo effettuarlo quando vogliamo noi, come vedremo tra poco). Questa operazione è piuttosto lunga, e comunque il Backup viene ripristinato all’ultimo effettuato, e non al momento dell’installazione: per questo, prima di reinstallarlo, conviene eseguire il Backup dei dati: per farlo, cliccate sui tre puntini verticali in alto a destra, nella schermata principale dell’applicazione, e selezionate “Impostazioni” (l’icona con la rotellina). Selezionate poi, nella videata successiva, “Chat”, e, in quella che vi si aprirà, “Backup delle Chat”. A questo punto troverete la voce “ultimo Backup”. Qui vi verrà indicato quando avete eseguito l’ultimo backup, e la sua “mole”. Se volete eseguirne uno nuovo, cliccate su “Esegui backup”. L’operazione sarà piuttosto lunga, e piuttosto “laboriosa”, pare, anche per il processore del vostro Smartphone: quando era in corso, notavo un certo riscaldamento dello Smartphone.

Come dicevo, poi, l’operazione sarà piuttosto lunga, visto che si tratta, sovente, di molti Gigabyte, anche, in alcuni casi, 20 o più. Per questo fatto è meglio eseguirlo di notte.

Questo, però, dice ancora di più quanto sia migliore Telegram di Whatsapp: a parte le maggiori funzionalità, prima citate, il fatto di ritrovarsi, istantaneamente, tutto quanto avevamo prima, di non dovere eseguire backup, e, come dicevo poco fa, di non  intasare la memoria dello smartphone, non è poco!

Aprendo una parentesi, il problema di Telegram è un altro: il fatto che, solitamente (a meno di non impedirlo, ma di default questo avviene), chiunque può trovarci.

Questo vuol dire che, spesso, questa applicazione “pullula” di profili falsi, che si “intrufolano” nei Gruppi Pubblici solo per agganciare persone, proponendo loro, spesso, se non quasi sempre, improbabili investimenti in criptovalute. Del tema dei Profili falsi avevo già parlato su questo giornale in due articoli: in questo articolo, pubblicato il 25 febbraio 2022, e in questo articolo, dell’11 giugno 2021, dove affrontavo il tema da un’ottica più legata ai Social Network. Mi riservo, in un prossimo articolo, di riprendere il tema.

Tornando al discorso precedente, è possibile fare qualcosa anche per liberare la memoria di Whatsapp: tuttavia, non essendoci altra copia che quella sul nostro dispositivo, quello che cancelleremo, a meno di non salvarlo da qualche parte (tra poco vedremo come e dove), sarà perduto per sempre.

Per liberare spazio, aprite le impostazioni di Whatsapp, cliccando, come dicevo poco fa, sui tre puntini in verticale in alto a destra, e selezionando “Impostazioni”. Nella videata che si aprirà cliccate su “Storage and Data”. Qui cliccate su “Gestisci spazio”. In questa schermata si apre una “descrizione” di tutto il materiale che è giunto tramite Whatsapp. La voce che potrebbe interessarvi è “superiori a 5 Mb (MegaByte)”. Qui troverete tutto il materiale che è superiore ai 5Mb di dati, e procedere alla sua cancellazione. Solitamente il materiale verrà posto in ordine decrescente di “peso” (da quelli con più Mb a quelli con meno).

Come dicevo, quello che cancellerete sarà comunque perso: avrete però liberato spazio.

Potete anche, se lo desiderate, accedere direttamente ai file di Whatsapp. Per farlo, aprite la vostra applicazione di Gestione File (varia da modello a modello di Smartphone), e selezionate “memoria interna”.

Qui dovrete seguire un determinato percorso per trovare i File di Whatsapp.

Io li ho trovati su: Android/Media/com.whatsapp/whatsapp/media. Qui trovano posto tutti i media di Whatsapp, divisi in varie cartelle:  potrete così cancellarli. La “voce” più “critica”, in termini di spazio occupato, è quella dei video ( cartella: “Whatsapp video”). Se volete, mediante un “seleziona tutto” e poi un “elimina” potrete cancellare tutto.

Come dicevo, quello che eliminerete in questo modo sarà perso per sempre: talvolta vi verrà proposto di spostare il tutto nel “cestino”, uno spazio che i dispositivi hanno per conservare, per qualche tempo, il materiale eliminato, in caso ci “ripensiate”. Il percorso da seguire per trovare il cestino varia da modello a modello: io, nella mia gestione file”, ho la voce, in fondo alla videata che si apre (la principale dell’applicazione), “eliminati di recente”.  

In questo spazio il materiale rimarrà solitamente per 30 giorni, e da qui potrete ripristinarlo: trascorso questo termine, questo materiale sarà automaticamente eliminato. Ovviamente, potrete eliminarlo anche prima, scegliendo cosa eliminare. A questo punto, l’eliminazione sarà definitiva.

Se la vostra applicazione per gestire i file non vi piace, potrete procurarvene un’altra. Io ho installato anche l’applicazione “Files by Google”. Questa permette diverse funzioni, tra le quali la possibilità di “sfogliare” facilmente il vostro materiale per categorie, e di trovarlo così facilmente.

L’applicazione ha anche un suo “cestino” (diverso da quello della vostra applicazione di gestione file), e altre funzionalità, quali quella di trasferimento file.

Tuttavia, qualcuno, forse, vorrebbe non perdere il materiale, almeno non tutto. In questo caso vi do una buona notizia: potrete salvare il materiale di Whatsapp altrove, in modo da averlo con voi.

Il modo che a qualcuno potrebbe venire in mente è quello di utilizzare il vostro Computer: gli Hard Disk, o i dischi esterni, hanno capienze ormai notevoli, che sono dell’ordine dei TeraByte (1 Tb è pari a 1024 Gb). Quindi, questi potranno facilmente “accogliere” il materiale proveniente da WhatsApp.

Con Windows o Linux il vostro Smartphone sarà visto come un normale disco esterno. Quindi vi opererete piuttosto facilmente.

La cosa difficile sarà cercare, magari, la cartella dove i vostri contenuti Whatsapp sono memorizzati. Io ho trovato i materiali di Whatsapp seguendo il percorso citato prima, che per comodità vi riscrivo:

Android/Media/com.whatsapp/whatsapp/media.

Spostate, quindi, i file che volete sul vostro Computer. Come dicevo prima quelli solitamente più “pesanti” sono nella cartella “WhatsApp video”.

Nel caso abbiate un Mac, essendo un mondo molto più “chiuso”, il collegamento dello Smartphone non sarà spesso possibile, e dovrete cercare se esistono applicazioni per poter collegare il vostro Smartphone al vostro Mac.

A questo punto, una volta effettuato il collegamento, vi basterà trasferire i file, con un normale “taglia” e “incolla”, e avrete liberato memoria, senza perdere nulla: tutto sarà ancora lì, sul vostro computer!

Software di “Cloud”: veri e propri dischi fissi virtuali remoti, dove conservare il vostro materiale

Un’altra possibilità, se non volete perdere i vostri contenuti multimediali, non solo di Whatsapp, è quella di trasferirli su strutture online dette di “Cloud”. Si tratta di veri e propri “dischi fissi virtuali”, che, in molti casi, saranno “visti” dal vostro Pc proprio come dischi fissi.

Con queste utility potrete trasferire i contenuti multimediali del vostro smartphone (ma anche del vostro Pc!) in questi spazi. Se collegate il vostro smartphone al Pc potrete facilmente spostare il materiale del vostro smartphone su questi dischi virtuali. Se, invece, operate direttamente dallo smartphone, spesso avrete dei limiti di trasferimento (credo 100 file alla volta), e, non potendo eseguire, in questo modo, il “taglia e incolla”, dovrete, dopo averli spostati, cancellarli, e poi eliminarli dal citato spazio detto “cestino”, a meno che non vi sia permessa un’eliminazione automatica (solitamente permessa quando la mole totale dei file da eliminare supera un certo “peso”).

Per trasferire i file su questi Cloud, dalla vostra gestione file, compresa quella citata di Google, vi basterà selezionare i vostri file, e selezionare poi “condividi”. Qui vi sarà proposta, tra le opzioni di condivisione, anche la possibilità di aggiungere questi file ai vostri software di Cloud.

I più noti software di Cloud sono Google Drive, DropBox e il Neozelandese Mega. Google Drive è anche lo spazio dove vengono effettuati i backup di Whatsapp, per poterlo ripristinare come era prima, nel caso di cambio smartphone o di reinstallazione dell’applicazione.

In queste strutture si può disporre, gratuitamente, di certo quantitativo di spazio. Tuttavia, se vorrete più spazio, dovrete sottoscrivere un abbonamento annuo (che, con Dropbox, è dell’ordine dei 100 euro all’anno), e vi verranno assegnati spesso sino a 2 Terabyte di spazio (ricordo che 1 Terabyte equivale a 1024 Gigabyte), quindi uno spazio davvero molto grande.

Essendo i cloud visibili ovunque, su qualsiasi dispositivo, sarà  possibile accedere a questi dati da ovunque.

Nel caso di foto, esiste anche il servizio “Amazon Photos”, che, per i Clienti Amazon Prime, permette uno spazio di archiviazione illimitato per le proprie foto.

Diversi di questi Software di Cloud, tra cui Dropbox, hanno la possibilità, come dicevo, di essere “visti” come dischi fissi, nel vostro “Risorse del Computer”: basta installare la relativa utility perché ciò accada.

Tuttavia, se lo fate, vi consiglio di selezionare sempre “Rendi disponibile solo online”. Diversamente, verrà creata una copia del materiale che caricherete su vostro Cloud anche sul vostro Computer, provocando un inaspettato riempimento del Disco Fisso.

Mi era capitato con Dropbox: non comprendevo perché il disco fisso del computer che utilizzavo (er utilizzo tutt’ora), un Mac di diversi anni fa, che mi era stato regalato da mio nipote (il disco fisso era piuttosto piccolo, almeno in rapporto ai Computer attuali) si era riempito: non capivo di cosa potesse essere così pieno!

Controllando, ho visto la presenza di diversi file che non avevo mai messo sul mio Computer. Ho poi collegato la cosa ai File Dropbox, scoprendo che questo scaricava una copia dei file che lì salvavo dal mio Computer anche sul mio Hard Disk: e non su quello esterno, molto più capiente (1 Terabyte), ma su quello interno del Computer, come dicevo decisamente più piccolo.

Selezionando, cliccando sull’icona di Dropbox, “rendi disponibile solo online”, tutto si è facilmente risolto, e quei file sono “spariti” dal mio Computer.

Se non volete correte questo rischio, potete utilizzare, sul vostro Pc, i software di Cloud solo dal sito del produttore: questo farà sì che i file siano “solo” online, e non avrete alcun problema.

Quando la memoria si riempie troppo rapidamente: forse c’è qualche applicazione che “scarica” troppi dati

Quando descritto in precedenza dovrebbe avere risolto i problemi di memoria piena, almeno per qualcuno di voi.

Forse, però (anche se spero di no!), anche dopo avere fatto tutto questo, la memoria interna continua a riempirsi troppo rapidamente. E vi giunge comunque il famigerato e, spesso, temuto messaggio “memoria piena”.

A questo punto non capite cosa stia accadendo.

Prima di “andare in panico”, e con la Tecnologia succede, vista la dipendenza che abbiamo da questa, o di valutare il cambio del vostro dispositivo, considerate che, forse, c’è qualche applicazione che “scarica” sul vostro smartphone troppi dati. Talvolta, questo accade per determinate applicazioni relative a “forum” o simili.

Questi Forum vi chiedono, alcune volte, il permesso di scaricare sul vostro dispositivo tutti i nuovi messaggi, in modo da poterne fruire più rapidamente. Purtroppo, però, questa operazione farà, magari, riempire la memoria del vostro smartpthone molto più rapidamente di quanto possiate immaginare.

Io avevo avuto questa esperienza ancora diversi anni fa, quando possedevo un “Samsung Galaxy S4”.

Allora utilizzavo Vodafone come fornitore di servizi (ora utilizzo WindTre) e, a differenza di oggi, non avevo un’offerta a Gigabyte illimitati.

Ad un certo punto, controllando il consumo dati, vedo con sorpresa che avevo terminato i dati disponibili per il mese. Avevo visto anche che la memoria interna del telefono si era quasi completamente riempita. E, per quanti sforzi facessi per svuotarla, questa continuava a riempirsi nuovamente in breve tempo.

Telefonando al mio gestore, mi ero sentito rispondere che in effetti avevo finito i dati, e avrei dovuto pagare un “extra” per continuare a navigare per il resto del mese.

Quando avevo chiesto quali applicazioni comportavano questo consumo eccessivo, mi era stato risposto che non potevano dirmelo, per motivi di privacy (non commento questo fatto).

A questo punto, “smanettando” sul mio smartrphone, ho scoperto che questa risposta la potevo avere anch’io. E la potete avere anche voi: vi basta andare, dalle impostazioni del vostro Smartphone,  su “rete mobile” e cliccare su “utilizzo dati”. Qui avrete non solo la possibilità di controllare quanti dati state utilizzando, divisi anche per giorno, ma anche di controllare il consumo dati per ogni applicazione. E, quindi, di vedere se c’è qualche applicazione “incriminata”, che consuma troppi dati.

Nel mio caso, avevo visto che la responsabile di questo consumo eccessivo di dati era “Androidiani”. Si trattava di un forum di utenti di Android, che aveva anche la relativa applicazione. Alcuni giorni prima, sicuramente incautamente (anche perché non avevo idea che sarebbero giunti così tanti messaggi!), avevo concesso il permesso di scaricare le varie discussioni. Non pensavo che questo comportasse un così elevato “traffico” di dati!

Ho quindi cancellato l’applicazione e, quasi d’incanto, la memoria si è svuotata … ed è rimasta vuota!

Forse, quindi, anche voi avrete qualche applicazione che comporta uno “scaricamento dati” troppo elevato. Occupandovene, il problema si risolverà.

Evitare di scaricare dati “pesanti” e inutili sul vostro Smartphone

Per sicurezza, comunque, dove possibile, non scaricare dati in “locale”, soprattutto per forum e simili. Lasciate e leggete tutto in remoto, a meno che non si tratti di qualcosa che vi servirà avere sul vostro dispositivo: non intaserete inutilmente il vostro smartphone!

Oggi, anche sui Pc, nessuno o quasi “scarica” più nemmeno la posta: con servizi come Gmail la posta si legge direttamente sul Server relativo, dove rimane senza intasare il proprio dispositivo, e senza scaricare eventuali “virus informatici” in locale.

Ogni volta che “scaricate” qualcosa, quindi, ricordate che state riempendo la memoria del vostro smartphone. E che questa non è illimitata, e nemmeno grande come quella del vostro Pc: prima o poi si riempirà.

Se volete che questo accada il più tardi possibile, non scaricate roba inutile, soprattutto se molto “pesante”. E, se l’avete, collocatela, se possibile, su strutture remote di cloud, come quelle citate, o trasferitela sul vostro Pc.

Vedrete che il vostro Smartphone se ne gioverà!

Problema “memoria piena” risolto? Spero di sì! Tuttavia, in caso di risposta negativa…

Ecco: spero che, dopo avere letto questo articolo, e avere fatto quello che vi ho suggerito di fare, siate riusciti a ridare un po’ di “ossigeno” al vostro cellulare. Magari, comprendendo che non lo dovrete cambiare in tempi così ravvicinati come potete credere: in qualche modo, avrete assicurato al vostro smartphone una nuova vita, o, almeno, un prolungamento della sua vita. Scoprendo che può ancora darvi qualcosa di buono, e potrà rimanere con voi ancora per un po’.

Se, invece, nonostante tutto il problema persiste… allora, forse, è giunto davvero il momento di valutare un cambio di Smartphone. In fondo, la mole di dati che “gira” in rete è sempre maggiore.

Pensate, ad esempio, che, quando ho utilizzato il mio primo Smartphone, un “Samsung Galaxy Mini”, avuto con i punti Vodafone, e utilizzato a partire da marzo 2011, le applicazioni erano di pochi Kilobyte, e la memoria interna di 512 Megabyte, quindi ½ Gigabyte (come detto prima, in campo informatico si “viaggia” a multipli di 2: quindi essendo un Gb pari a 1024 Mb, 512 Mb sono appunto mezzo Gigabyte). Oggi le applicazioni sono tutte di diversi Megabyte, alcune anche di diverse decine di Megabyte, e altre, come Facebook, addirittura superiori ai 100 Megabyte.

Per darvi un ordine di cambiamento anche per quanto riguarda altre caratteristiche tecniche, il mio attuale “Oppo A94 5G”, seppur un modello del febbraio 2021 (quindi di quasi tre anni fa) ha 128 Gb di memoria interna, quindi 256 volte di più.

La RAM del Galaxy Mini era di 0,256 Gb (¼ di Gb) mentre quella del mio attuale Smartphone è di 4 Gb, vale a dire 16 volte di più.

Il dato più eclatante, comunque, è quello della memoria interna: 256 volte maggiore!

Il citato Sansung Galaxy S4, da me utilizzato dall’agosto 2014 al dicembre 2017, aveva 16 Megabyte di memoria interna (8 volte di meno, ed era un modello di fascia alta!) , mentre il successivo “Huawei Mate10 Lite”, da me utilizzato sino al gennaio 2022, ne aveva 64 (la metà), e allora, discutendo con un’amica, quando l’avevo appena iniziato ad utilizzare, si diceva che 32 Gb di memoria interna erano pochi. Eppure, allora, i dispositivi “entry level” (quindi di fascia bassa), quali il comunque buono “Huawei Y6”, ne avevano 16! Oggi 128 Megabyte di memoria interna appaiono pochi (il mio dispositivo, come dicevo, è uscito nel febbraio 2021, ed era considerato di fascia media), e molti modelli cominciano ad “implementarne” 256, o addirittura 512.

Chi ha cambiato lo Smartphone ha visto che anche il consumo dati, con i nuovi dispositivi, spesso aumentava.

Insomma: la tecnologia di oggi ha sempre più “fame” di dati. E i vostri Smartphone, soprattutto se li avete da alcuni anni, se ne accorgono.

Per cui, se, anche dopo avere fatto tutto quanto vi ho indicato, la memoria del vostro smartphone risulterà piena, o, dopo averla liberata, almeno parzialmente, si riempirà rapidamente di nuovo, e non sapete come “svuotarla”, anche dopo avere seguito le indicazioni che ho fornito, e avere verificato che è tutto ok, forse questo significa che, ormai, il vostro apparecchio è incapace di supportarvi, e deve essere sostituito.

Lo stesso se, nelle applicazioni che utilizzate maggiormente, i rallentamenti sono eccessivi.

Per la cronaca, il citato “Galaxy Mini” aveva un processore a corpo singolo che funzionava alla frequenza di 0,667 Ghz (GigaHertz), mentre il mio citato “Oppo A94 5G” ha un processore a otto corpi che viaggia, per ciascun corpo, a 2,4 Ghz. Una differenza enorme, direi!

Tenete quindi conto che la Tecnologia evolve rapidamente. E questo comporta il fatto che vecchi apparecchi non supportino più le novità, spesso essenziali all’utilizzo che fate del vostro dispositivo.

Quindi, prima o poi giunge il momento di cambiare apparecchio. Anche questo è divenire, anche questa è evoluzione. E va bene così.

In quel caso, cercate un’offerta adeguata alle vostre esigenze (soprattutto in alcuni periodi dell’anno, quali il Natale ormai alle porte, le offerte sono molte e ottime!), e procedete all’acquisto, naturalmente se lo potete fare (ricordate, però, che oggi esiste la possibilità di “rateare” il pagamento, spesso anche ad interessi zero). Magari, in un  prossimo articolo, potremmo parlarne più in dettaglio!

Tuttavia, in molti casi questo momento può essere rimandato. E vedrete, se seguirete le indicazioni che vi ho dato in questo articolo, che il momento del nuovo acquisto potrà slittare in avanti anche di mesi e mesi! E va decisamente molto bene così!

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici e non ha mai ricevuto finanziamenti privati fino al Marzo del 2023.

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