Editoriale del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso
N.B. L’ipotesi espressa in questo editoriale deve essere considerata come tale, frutto di un’ipotesi, quindi corrisponde a fantapolitica. L’art. 21 della Costituzione Italiana permette la libera espressione del pensiero. Al seguente link i lettori possono leggere direttamente cosa recita l’art. 21 della Costituzione, dal sito del Senato Italiano.
18 mesi. Sono passati circa 18 mesi da quel 9 Marzo 2020, quando in Italia accadde qualcosa di incredibile. Fummo sigillati in casa, ci fu negata ogni possibilità di circolare liberamente, cambiò da un giorno all’altro l’idea di vita quotidiana. Tutto in nome della salvezza da un virus sconosciuto.
Rammento che dovetti uscire l’8 marzo per realizzare un’intervista in esclusiva per il quotidiano Libero, al Presidente dell’Istituto delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon Ugo D’Atri (Antico istituto di cui faccio parte come Guardia d’Onore). Era una giornata assolata, l’intervista al Presidente Ugo D’atri fu molto interessante, e fu pubblicata il 13 Marzo, per onorare il bicentenario della nascita di Re Vittorio Emanuele II.
Ecco l’immagine digitale della mia intervista:
Il 9 Marzo l’Italia chiuse i battenti. Respirai a fondo e dissi a me stessa: “Approfitta di questo periodo per migliorare la tua professione, per aumentare il livello della tua professionalità e per fare spazio a nuove idee”. Così feci e accadde. Tre mesi circa spesi a concedermi quel tempo per migliorare tutto.
Uscii solo quattro volte. Tre volte a piedi, con una necessità carnale di muovermi e camminare, attività che amo. Una sola volta in macchina e feci poca strada. Fui fermata a un posto di blocco e perdemmo oltre mezz’ora a causa del fatto che presentai un’autocertificazione sconosciuta ai controllori: quella dedicata a noi giornalisti. Alla fine del controllo, e dopo aver ricevuto le scuse imbarazzate della Polizia Locale, pensai bene di tornare indietro: quel tempo perso a verificare chi fossi e perché avessi un’autocertificazione “non pervenuta” nella mente dei controllori, sortì l’effetto di farmi perdere il desiderio di uscire.
Iniziai quindi a lavorare a un’inchiesta sulla pandemia da SarsCov2, e la prima puntata fu pubblicata il 20 Marzo. Più scandagliavo, più dati ufficiali e documenti ufficiali studiavo, maggiori erano gli elementi da aggiungere a un lavoro che, oggi, è giunto alla quattordicesima puntata.
Fui la prima giornalista a pensare di scandagliare tra le pieghe di quanto stava accadendo. Molto di ciò che ho fatto emergere fin dall’inizio, è stato poi diffuso e fatto emergere dai media nazionali. Con un ritardo di mesi.
Per chi volesse leggere le puntate della mia inchiesta, è sufficiente cliccare sul seguente link: Inchiesta sul Coronavirus – Di Emilia Urso Anfuso
Nel frattempo, come tutti, iniziai a fare illazioni su cosa stesse avvenendo e perché. La storia del pipistrello di Wuan faceva ridere solo a sentirla. Molti pensano che si tratti di un villaggio di poveracci, con tanto di baracche. Ecco una foto di Wuan per rendere l’idea della realtà:
Avevo intervistato l’economista Alberto Forchielli, che è anche un grande amico, e si trovava in Cina a fine gennaio 2020. L’intervista, in esclusiva per Libero, fu pubblicata il primo Febbraio:
Riflettendo, pensando, scandagliando, incrociando dati su dati, e in considerazione del fatto che un anziano conoscente, anni fa, soleva dire: “La verità, su certe cose, non la sapremo mai”, ho maturato anche un’idea alternativa: e se tutto questo fosse una prova generale? Un’imponente esercitazione?
Intendo dire…provate a immaginare se, a livello mondiale, vi fosse la necessità di operare una grande esercitazione, magari per testare come gestire una pandemia di proporzioni planetarie.
Un conto sarebbe dire alle popolazioni: “Tranquilli, è solo un’esercitazione”. La partecipazione non produrrebbe gli effetti desiderati. Un altro conto è inoculare nella testa della popolazione mondiale la certezza che vi sia in atto una situazione aberrante come quella che subiamo da 18 mesi.
Attenzione: non sto dicendo che non esista il SarsCov2, sto immaginando – a livello di fantapolitica ovviamente – la grande opportunità che i governi possono cogliere dall’avvento di un virus sconosciuto e anche, in alcuni casi, mortale.
A voi appare normale il caos epocale generato dal momento della dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria? A me, no. Notizie schizofreniche da parte del governo, misure varate senza una reale coerenza, in certi casi. Chiamano “vaccino” un prodotto mai sviluppato e utilizzato prima, testato per un periodo brevissimo prima della commercializzazione, e con criteri del tutto dissimili dai vaccini tradizionali.
Hanno persino coniato il termine “Asintomatico” per non utilizzare il tradizionale “Portatore sano“, che ha il medesimo significato, ma un impatto diverso sulla mente delle persone meno informate scientificamente.
Per non parlare degli scandali, che in Italia sono la vera emergenza: acquisti di mascherine fuori norma, le sedie e i banchi a rotelle, inutili orpelli che abbiamo pagato una montagna di denaro, appalti concessi ad aziende fantasma… Eppure, stanno tutti li, arroccati agli stessi posti di comando, come se non avessero compiuto alcun illecito. Non è normale. Nulla ormai è normale, in special modo in Italia.
Avete per caso dimenticato un’azione illecita grave, come quella relativa alla secretazione degli atti – pubblici – relativi al Comitato Tecnico Scientifico? Io no, non l’ho dimenticato. L’ex Premier Conte ha permesso l’omissione di atti pubblici importantissimi per tutta la popolazione.
Che il sistema climatico e ambientale sia andato a ramengo non è più un mistero. Che esiste un’emergenza alimentare è noto a molti. Che le risorse energetiche stiano terminando, e che la corsa alle energie alternative stia andando a rilento, è un altro elemento da aggiungere, così come la possibilità – scientificamente e statisticamente provata – che un virus pandemico aggredisca l’umanità. Un genocidio “naturale”, per quanto disumano e aberrante, potrebbe passare nelle menti di quei quattro o cinque veri potenti che gestiscono le grandi decisioni? Chi lo sa.
Prepararsi collettivamente ad affrontare un simile tsunami sarebbe stato impossibile. Un’esercitazione mondiale si genera solo garantendo che è tutto vero. E’ un’ipotesi, da aggiungere alle tante sviluppate da altri, e che tale resterà. Forse.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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