Caregiver familiari: fondo sbloccato dopo tre anni

Caregiver familiari: fondo sbloccato dopo tre anni

Di Alessandro Chiarini – Presidente Confad

Alla luce dell’esperienza vissuta dai Caregiver familiari nell’ attuale fase pandemica che si protrae da un anno, dall’intensificazione del loro carico di accudimento, assistenza e responsabilità nei confronti di un parente convivente con disabilità grave non autosufficiente e dall’isolamento di fatto subìto, Confad ha condotto nel 2020 due sondaggi a livello nazionale, uno nella prima fase dell’emergenza Covid, ed uno nella fase 2, che hanno permesso di mettere nero su bianco, numeri alla mano, le pesantissime condizioni cui hanno dovuto far fronte i caregiver familiari. Ciò in coerenza con la filosofia di Confad, di fatto la prima associazione nazionale a porre il tema dei diritti e delle tutele dei caregiver familiari.

I caregiver familiari necessitano con urgenza di misure di sostegno, eque ed equilibrate, ora attuabili attingendo anche ai fondi di riparto messi a disposizione delle Regioni con nota ministeriale dal DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA ­DECRETO 27 ottobre 2020 -criteri e modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare per gli anni 2018-2019-2020. (21A00193) (GU Serie Generale n.17 del 22-01-2021).

La condizione indispensabile quindi è quella di utilizzare queste disponibilità finanziarie per attuare un’opportuna regolamentazione delle misure di sostegno per i Caregiver familiari:

  1. occorre che si identifichi la platea dei destinatari, individuando un criterio di priorità per intensità di cura del familiare convivente accudito (anni di effettiva convivenza ed assistenza) e per la possibilità o meno del caregiver familiare di conciliare attività lavorativa e l’ accudimento
  2. è necessario prevedere per il Caregiver familiare un’indennità mensile per l’incarico di cura continuativa, prospettando la priorità ai Caregiver familiari monoreddito, o qualora siano genitori, nuclei monoparentali; tale indennità non deve essere considerata come un reddito, ma come indennizzo per il pesante carico psicofisico al quale sono sottoposti e non dovrà essere in alcun modo decurtato da qualsiasi altro provvedimento preso per la persona con disabilità. È necessario evidenziare che l’esiguità del fondo non può coprire con tutta evidenza in modo sufficiente le misure di sostegno che da anni Confad chiede per la tutela dei caregiver familiari (contributive – economiche – assicurative ­sanitarie).
  3. Esprimiamo la forte preoccupazione che questi fondi possano essere invece impiegati (come abbiamo già visto fare in alcune regioni in passato) con provvedimenti atti a fornire sostegno psicologico, poiché ogni cittadino che ne senta la necessità dispone per tramite Servizio Sanitario Nazionale di questo trattamento, così come riteniamo fuorviante ipotizzare iniziative di sensibilizzazione, informative, culturali, poiché in questo caso sono indiscutibilmente prioritari gli interventi di sostegno economico, come peraltro indicato anche nelle finalità del Fondo di Riparto come da nota ministeriale.

Confad – (coordinamento nazionale famiglie con disabilità) ha recentemente inviato una nota ufficiale a tutte le regioni manifestando la propria disponibilità per il diretto coinvolgimento quale organizzazione rappresentativa delle persone con disabilità e dei caregiver familiari, e in futuro non mancherà di monitorare puntualmente la situazione, al fine di verificare il corretto utilizzo di queste risorse economiche.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici e non ha mai ricevuto finanziamenti privati fino al Marzo del 2023.

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