Presentazione di: “Dante, Giotto e l’amore” – di e con Vittorio Sgarbi – 8/12 Dicembre – Teatro Olimpico

Presentazione di: “Dante, Giotto e l’amore” – di e con Vittorio Sgarbi – 8/12 Dicembre – Teatro Olimpico

Di Susanna Scivardi

Al Teatro Olimpico dall’8 al 12 dicembre per un’esperienza artistico-letteraria che Vittorio Sgarbi ha ideato con la collaborazione di Sabrina Colle, con le musiche originali e dal vivo di Valentino  Corvino. Uno spettacolo “multimediale” in cui si sposano parola, musica e immagine, in una rilettura di Dante attraverso l’esperienza di Vittorio Sgarbi, conoscitore del sommo poeta e che grazie a questa occasione ha avuto modo di approfondire, sopratutto nella rivisitazione di alcune figure come Piccarda in Paradiso, che a detta del critico è un simbolo femminile di altissimo livello.

L’apertura dello spettacolo è dedicata ad una piccola appendice politica in cui al centro è l’Italia e la sua bellezza, da salvaguardare e da tutelare, come si deduce dalle parole dedicate alla questione spinosa della transizione ecologica, laddove si evince un certo disappunto nei confronti di alcune scelte discutibili.

La musica si fonde con le immagini evocative legate all’Inferno e al Purgatorio, il rosso intenso e il biancheggiante come da suggestioni dantesche, ma quello che sarà a colpire è proprio la voce del nostro interprete, così piena e colma di pathos, come di chi conosce fin troppo bene la materia. Ed è proprio questo su cui punta chi ha ha ideato lo spettacolo.

 L’andamento sarà quello che ci aspettiamo da un personaggio come Sgarbi che non poteva non menzionare le figure simbolo per eccellenza dell’amore, Paolo e Francesca, di cui il critico dice che “se a Francesca avessero proposto di lasciare l’Inferno per il Paradiso rinunciando però al suo Paolo, lei mai avrebbe ceduto”.

La coppia Dante Giotto è stata quasi spontanea, in un panorama pullulante di declinazioni dantesche in occasione del settimo centenario dalla morte, non poteva mancare un’idea come questa per celebrare grandezza e potere immensi nella cultura di ogni tempo.

Non siamo arrivati tardi – commenta Sgarbi – che a proposito cita il lavoro fatto dai comitati promotori di eventi culturali legati alle grandi figure artistiche italiane.

I comitati sono punto nevralgico della sua discussione di oggi, pochi ne sanno ma è giusto che ci si informi a riguardo di quelle istituzioni che dovrebbero essere a garanzia di promozione culturale sul territorio, almeno nelle grandi occasioni. Come nel caso del lungo filone con Leonardo e Raffaello, e quelli  in previsione nel 2022 con Canova, definito da Sgarbi molto sexy, e nel 2023 con il Perugino. Per l’anno prossimo non è escluso un pensiero ad Eleonora Duse ma anche e soprattutto a Pasolini da affiancare volentieri ad un caratteraccio come Caravaggio.

Dopo le grandi performance di Vittorio Sgarbi che ricordiamo in Caravaggio nel 2015, Michelangelo nel 2017/2018, Leonardo nel 2018/2019 e Raffaello 2019/2020, Dante adesso occupa un posto prioritario “perché ho sentito la necessità di rivederlo con occhi nuovi, è un bene nostro – commenta – che tutti devono conoscere”.

In tutto questo Giotto viene presentato inevitabilmente legato alla Cappella degli Scrovegni e la storia di Gioacchino e Anna, perché insieme a Dante, Giotto ha contribuito ad una grande rivoluzione culturale e artistica dal Trecento a tutti gli anni a seguire.  Ad unire i due un connubio siglato dalla riflessione sul sentimento d’amore. E sul come ne vedremo delle belle, grazie allo spirito ironico e sarcastico che distingue il grande critico d’arte Vittorio Sgarbi in un panorama culturale italiano piuttosto controverso.

***foto e video originali di Susanna Schivardi

Per info su ingresso e biglietti cliccare qui teatro olimpico dante e giotto

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