Cannabis legalizzata: in Islanda e’ favorevole il 60% della popolazione

Cannabis legalizzata: in Islanda e’ favorevole il 60% della popolazione

Da The Reykjavik Grapevine

Il 60% degli islandesi sostiene la depenalizzazione del consumo di droga, secondo un sondaggio dell’Istituto di scienze sociali dell’Università d’Islanda, così come riferisce Fréttablaðið. Si tratta di un cambiamento significativo rispetto ai sondaggi precedenti, in cui solo un terzo degli islandesi era favorevole.

Il crimonlogo Helgi Gunnlaugsson e il sociologo Jónas Orri Jónasson hanno commissionato il sondaggio.

“Due anni fa, poche persone sapevano cosa fosse la depenalizzazione del consumo”, afferma Helgi. “Ora c’è molta discussione e i partiti al governo ne hanno iniziato a parlare”.

Nel corso degli anni, molti islandesi pensavano che i reati di droga causassero i maggiori problemi nel paese, ma ora quella opinione è cambiata. Il 30% considera i reati sessuali i più gravi, seguiti dai reati economici con il 26%, che erano considerati poco prima del crollo delle banche. Le droghe sono sempre più viste come un problema di salute e non un crimine. “La paura delle droghe è diminuita e le persone sono pronte a cercare nuovi modi per affrontarle”.

Il principale cambiamento è essenzialmente per la cannabis e non per altre sostanze più dure. Quasi la metà degli uomini vuole legalizzarla, ma solo un quarto delle donne. Poco più di un terzo è a favore della legalizzazione e il sostegno diminuisce con l’età.

L’indagine ha preso in considerazione solo la cannabis e non altre droghe. Ciò che sorprende di più Helgi è quante persone trovano facile procurarsi droghe. Il 70% pensa che sia facile, di cui l’80% sotto i trent’anni e la metà sopra i sessanta. E sostiene che questo indica che esiste già un mercato relativamente aperto e accessibile, soprattutto con l’avvento di Internet e dei social media.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici e non ha mai ricevuto finanziamenti privati fino al Marzo del 2023.

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