Di Luca De Rossi
Con un emendamento al decreto Rilancio presentato dal M5S, è stata prevista la proroga – fino al 31 dicembre 2020 – dello smartworking che interesserà il 50% dei dipendenti che svolgono attività eseguibili da remoto.
L’emendamento, che è stato riformulato e poi approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, introduce il “Piano Organizzativo del Lavoro Agile” (Pola), attraverso il quale dal 1° gennaio 2021 la percentuale delle persone che lavora da casa salirà ad almeno il 60%. Per il ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, si tratta di una “rivoluzione in atto”.
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