Approfondimento a cura del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso
Primi sintomi della pace a Gaza dopo la ratifica dell’accordo firmato da tutte le parti che si sono incontrate in Egitto lo scorso 9 ottobre. “Primi sintomi” ritengo sia un termine d’obbligo in un conflitto di tale portata ma soprattuto perché è bene attendere, giorno dopo giorno, gli eventi.
“Siamo andati avanti per 20 ore di seguito e verso la fine abbiamo iniziato ad avere la sensazione che tutti si stavano muovendo verso il centro. E quando tutti potevano vedere il traguardo, hanno voluto oltrepassarlo” è quanto è stato dichiarato alla stampa da due alti funzionari americani durante un briefing.
Dal canto suo, Hamas ha confermato l’approvazione dell’accordo che metterà fine alla guerra, questo in previsione del ritiro dell’occupazione israeliana e dello scambio di prigionieri.
L’IDF, Israel Defense Forces, le forze armate israeliane che comprendono l’esercito, la marina e l’areonautica militare, hanno effettivamente avviato il processo di ritiro fino alla cosiddetta linea gialla, una linea di demarcazione che lascerebbe, in ogni caso, le truppe all’interno del territorio della Striscia.
Le dichiarazioni di giubilo di Donald Trump
“Abbiamo fermato la guerra, sarà una pace duratura” ha detto Trump che è atteso domenica in Israele e poi dovrà recarsi in Egitto per la firma ufficiale e oer presenziare a un vertice con i leader del mondo.
L’intervento degli USA, con il presidente Trump che ha garantito personalmente il rispetto dei punti programmatici approvati tra le parti, appare essere fondamentale in questo cessate il fuoco che pochi, a livello internazionale, ritenevano possibile dopo aver assistito a una guerr durata 735 giorni.
Donald Trump ha ricordato che, secondo l’accordo firmato, la liberazione degli ostaggi vivi averrà in cambio della scarcerazione di 1.950 prigionieri palestinesi, tra cui però non figura Barghouti, una delle più importanti figure politiche palestinesi attualmente in carcere.
Marwan Barghouti non figura nella lista delle persone che saranno scarcerate
Marwan Barghouti è stato catturato dall’esercito israeliano nel 2002 con l’accusa di ver organizzato e condotto attacchi nel corso della Seconda Intifada che hanno causato la morte di diverse persone.
Politico e attivista fin da quando era quindicenne, quando decise di unirsi a Fatah, il Movimento di Liberazione Palestinese di cui, nel corso degli anni ne è diventato segretario nazionale.
L’uomo si è sempre considerato estraneo ai fatti e dichiara di non riconoscere l’autorità del tribunale che lo ha processato al punto da decidere di non accettare di essere difeso durante il processo. E’ stato condannato a cinque ergastoli ed è detenuto nelle prigioni israeliane in cui si trova da circa 20 anni. E’ considerato un eroe nazionale dal popolo palestinese.
Un chiarimento indispensabile: CPI ha chiesto l’arresto ANCHE dei vertici di Hamas non solo di Netanyahu e di Gallant
La richiesta inoltrata a suo tempo dal procurator Kharim Kan della CPI – Corte Penale Internazionale – NON sono riferite esclusivamente alla richiesta di arresto di Benjamin Netanyahu e di Yoav Gallant, già ministro della difesa israeliano
La richiesta di arresto è stata avanzata anche per i vertici di Hamas, accusati di crimini di guerra e contro l’umanità nel feroce attacco del 7 ottobre 2023 Questo chiarimento è d’obbligo in quanto alcuni analisti dimenticano con frequenza ddivulgare queste informazioni.
Inoltre, è bene osservare che per la prima volta nella storia un governo riconosciuto – Israele – viene trattato al pari di un movimento terroristico come Hamas.
Conclusioni
Questa tregua sarà comunque tenuta sotto controllo attraverso una task force composta da 200 soldati Usa e militari provenienti da Egitto, Qatar, Turchia e forse Emirati Arabi, i paesi che hanno contribuito e sostenuto la ratifica dell’accordo
Nel video che trovate qui sotto, realizzato da ISPI, potrete approfondire il contenuto dei 20 punti proposti da Donald Trump, piano accettato dalle parti con la prima firma ratificata lo scorso 9 ottobre in Egitto:
***Immagine di copertina: Google AI Studio

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