Francesca Albanese e l’album di famiglia

Francesca Albanese e l’album di famiglia

Di Mario Adinolfi

Francesca Albanese ai Giardini Luzzati di Genova ieri sera ha definito i palestinesi “popolo genocidato”. La famiglia dell’artista ebreo cui sono intitolati i Giardini ha chiesto alla Albanese di non tenere l’iniziativa il 7 ottobre, ma di cambiare data, la Albanese ha fatto orecchie da mercante.

Per lei i i terroristi di Hamas sono “rivoluzionari” che “vanno capiti” e “hanno il merito di averci fatto scoprire chi siamo noi”. Quindi il 7 ottobre sera va a parlare di popolo “genocidato” dagli ebrei in un giardino comunale intitolato ad un artista ebreo dopo aver detto che sul pogrom antisemita più terribile avvenuto dalla Shoah ad oggi (il 7 ottobre 2023 Hamas ha fatto oltre 1.200 morti, 6000 feriti, 258 ostaggi) la senatrice ebrea Liliana Segre non può parlare in quanto “poco lucida”.

Sabrina Guzzanti a Genova applaudiva. Luca Telese davanti al gesto osceno rivolto contro la Segre le costruiva una giustificazione farlocca. Gli intellò di sinistra fanno a gara per ingraziarsela, i giornalisti per intervistarla, pure l’umiliatissimo sindaco Pd di Reggio Emilia ha chinato il capo e si è fatto “perdonare”.

Una rediviva Rossana Rossanda avrebbe scritto che un nuova fotografia viene scattata, buona per il tristemente noto “album di famiglia” della sinistra.

***foto di copertina dal profilo ufficiale Facebook di Mario Adinolfi

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