Intervista a Simone Carabella, attivista per i diritti civili contro degrado urbano e insicurezza nella capitale e non solo

Intervista a Simone Carabella, attivista per i diritti civili contro degrado urbano e insicurezza nella capitale e non solo

Intervista a cura del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso

Il senso civico ha un colore politico? Amare la propria città o la nazione in cui si è nati, è da condannare? Ma soprattutto, perchè – in alcuni casi – chi sostiene la sinistra italiana ritiene che la lotta alla criminalità sia di stampo fascista? Sono coloro che, per esempio, chiedono l’eliminazione della polizia, come di recente è stato proposto da una certa europarlamentare con il sostegno di alcun componenti dell’area di centro sinistra. Può sembrare bizzarro, eppure sono idee reali, cogitate da certi cittadini italiani che contrastano le idee e le azioni di altri cittadini italiani che spontaneamente e senza l’uso della forza, cercano in qualche modo di dare una mano alle forze dell’ordine nella lotta contro borseggiatori e occupanti abusivi e contro il degrado urbano.

Uno di questi cittadini si chiama Simone Carabella, personal trainer e mental coach di professione, molto noto ai romani, ma in generale agli italiani e persino conosciuto all’estero da diversi anni, non solo per essere uno dei Mr Ok che il primo gennaio di ogni anno si tuffano da ponte Cavour nelle fredde acque del fiume Tevere, ma sopratutto perché da alcuni anni spende un po’ del suo tempo ogni giorno per segnalare scippatori e occupanti abusivi, ricevendo però, a volte, l’indignazione di certe persone.

Visitando i tuoi profil social si nota dai commenti che sei amato da molti ma alcuni ti indicano come un “Fascistone” anche se, in realtà, è noto che hai anche militato nel Pd: vuoi chiarire questo punto una volta per tutte?

Ho militato nel PD, lo confermo ed è noto, quindi a chi mi dal del fascista dico solo che se si tocca con mano ogni giorno ciò che fa o non fa la politica di ogni colore, non si può parlare di destra, di sinistra o addirittura, di “fascismo”. Il senso civico o ce l’hai o non ce l’hai. Se chiedo a certe persone “cosa intendi per fascista”? non sanno rispondermi, ma usano questo termine ormai come arma, strumento di attacco generale.

In queste ore si è parlato di te per esserti recato a Ostia durante la visita del sindaco Gualtieri che ha promesso di abbattere lo stabilimento Anema e Core, confiscato alle organizzazioni malavitose, per risanare l’area e restituire il litorale ai cittadini. Al sindaco hai posto alcune domande ma a un certo punto Gualtieri ha detto “Sappiamo per chi lavori“. Per chi lavori, Simone?

Lavoro per Roma e lo faccio gratuitamente. Non ci sono altre cose da aggiungere.

Diversi romani ti scrivono sotto i video che registri quotidianamente e rendi pubblici su YouTube, su TikTok, su Facebook e su Instagram, che ti vorrebbero come sindaco di Roma, dì la verità: quest’idea ti solletica?

No, almeno al momento quest’idea non mi sfiora. Non so se in futuro cambierò idea, ma al momento la mia risposta è no.

Nel 2013 hai spinto a mano per 52 Km, da Ostia a Montecitorio, la carrozzina su cui sedeva Claudio Palmulli, figlio del famoso Mr Ok, per sensibilizzare le istituzioni sui diritti dei disabili…

É vero e in quell’occasione, con un caldo terribile, i vigili urbani in moto ci hanno scortati lungo la via Cristoforo Colombo. Ritengo ancora oggi incredibile che per sensibilizzare l’opinione pubblica e certe istituzioni sulle criticità che opprimono i diritti delle categorie più deboli, sia necessario fare gesti eclatanti, ma almeno se ne parla. È un mezzo, uno strumento per evidenziare le problematiche che rovinano la vita di molte persone che non hanno voce.

Continuerai a occuparti della sicurezza urbana malgrado i giudizi negativi di alcuni e alle aggressioni che ti stanno capitando, come quella avvenuta in questi giorni nel sottopasso di Porta Pia, che stai cercando di liberare dagli occupanti grazie alle ripetute chiamate che hai fatto alle forze dell’ordine che intervengono prontamente ogni volta?

Il senso civico ce l’hai oppure no. Io sento di averlo molto forte, è un fatto di carattere. Tutto ciò che vedete lo faccio gratuitamente perché amo la mia città, amo i miei concittadini e connazionali, forse sono quelli che mi giudicano negativamente a non amare troppo il paese e i propri simili, ma questa è una mia opinione personale…

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