Italia in fiamme: brucia la fiamma e non arde più nel cuore… Cronache dal Carso

Italia in fiamme: brucia la fiamma e non arde più nel cuore… Cronache dal Carso

Reportage dal nostro inviato Lucaa del Negro

Sono passati due anni da quando mi presentavo a Voi, gentili lettori, affermando di non essere un virologo e di non aver mai studiato microbiologia; aggiunsi pure di non avere alcun tipo di conoscenze di genetica e, l’infettivologia, l’epidemiologia, l’immunologia e la pneumologia in genere, a me, erano come sono tuttora materie pressoché sconosciute.

Eppure – bene o male – di cose ne ho indovinate riguardo il Covid-19. Ah, no?

Date un’occhiata, semmai: ecco un mio editoriale pubblicato proprio su Gli Scomunicati il 23 Agosto del 2020: https://www.gliscomunicati.it/2020/08/23/morire-di-covid-19-vivere-di-covid-19/

Comunque sia, comunque la si voglia afferrare, la situazione dell’emergenza in questo Paese non sembra abbia termine e, quasi pronti a rientrare “a bomba” tra i virus, eccoci difronte all’ennesimo gravissimo problema nonché catastrofe annunciata che è l’emergenza incendi.
Stavolta però tenterò di non alludere a una critica (costruttiva) perché non c’è più molto tempo davanti a noi; non ce n’è più molto davanti a questa Italia posseduta da non si sa’ bene chi ma è fin troppo chiaro da chi è abitata, e cioè da “distratti”, una larghissima maggioranza che persiste a seguire il mainstream quasi interamente corrotto senza degnarsi di un contributo verso chi insiste ma è agonizzante nel proporre una linea di nuovo e rinnovato pensiero.

Tant’è, l’ho scritto molte volte…

Ecco: non sono un cronista; non ho studiato giornalismo. Mai conosciuto direttamente un reporter e un Direttore che mi abbia dettato una linea editoriale.

Capito l’antifona? Vi ricorda qualche cosa?

Ebbene, – male in verità, molto male – dopo ancora “due righe” che mi auguro leggerete qui di seguito, lascio volentieri la cosiddetta parola al Direttore di questa testata, Emilia Urso Anfuso, una professionista che certamente Vi ri-proporrà alcuni dati, alcune “notizie” che dovreste – dovremmo – non lasciar correre.

L’Italia è un Paese ad altissimo rischio sismico.

Le temperature estive sono molto elevate; la bellezza di questa Penisola (e delle sue isole) adagiata nel Mediterraneo è anche composta da fitte vegetazioni a ridosso delle coste, circa 8000 Km. di bellezza naturale che il mondo ci invidia.

Nonostante questo paradiso in Terra, delicato e da proteggere senza pari, e nonostante le tante promesse elettorali dei politicanti per la sua difesa senza dimenticare le mille conferenze e dibattiti a tema ambientale e climatico, nonostante tutto ciò e molto altro, abbiamo 15 (quindici!) Canadair che dovrebbero presidiare e intervenire prontamente in caso di focolai a cielo aperto.

Anzi 14 al momento, perché a leggere il comunicato del 21 luglio ore 14:15 della Regione Friuli Venezia Giulia (a conduzione Lega, per informazione) uno è in riparazione.
Non è polemica gratuita, lo voglio ripetere, armi esportate in zone di conflitto e Governo dei “migliori” (o quel che ne resta e/o ci aspetta) o no: ora bisogna ancora una volta rimboccarsi le maniche. In fretta.

La Slovenija e l’Austria (la prima è sotto lo stesso scacco al momento) sono presenti con le loro forze e grazie anche a loro “i nostri Vigili del Fuoco” ce la faranno: dovranno farcela!
Rimarranno “sul terreno” macerie e purtroppo dovranno andare a sommarsi alle altre mai sgomberate, sperando e pregando -per chi ancora crede- di non avere vittime.

Al momento di questa scrittura non ce ne sono nel Carso triestino e goriziano: la zona abitata coinvolta è al momento quasi tutta (Jamiano, GO purtroppo è una zona focolaio) nella Repubblica di Slovenija: loro sono molto attenti a queste calamità, l’eredità della Difesa Territoriale jugoslava è sempre presente (ma anche in Austria…) con un sistema di sirene di allarme in ogni Paese che si comprende seguendo le intermittenze del segnale, spiegato nei cartelli appositi che ogni abitazione deve avere nel pianerottolo.

Se non fosse recepita come polemica, dovrei aggiungere che in Italia, l’unica fonte di… è il sito della Protezione Civile il quale riportava laconicamente “Nessuna allerta in corso” e solo dopo qualche giorno cambiato con sommarie informazioni, per altro non coordinate con le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco, mi si permetta di fare questa sparata (lo si verificherà?) con il pensiero avvolto da stizza riguardo il sotto organico che da anni devono essi fronteggiare.

Ma la vogliamo finire?

Vorrei dedicarmi alla saggistica, materia che -per le mie proposte- “spiega tutto” e “prima” anche grazie all’accento nichilista che mantiene attiva l’intenzione di dialogare. E dissentire. A disposizione.
Grazie.

Lucaa del Negro, Luglio2022
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NOTA
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici e non ha mai ricevuto finanziamenti privati fino al Marzo del 2023.

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